I consiglieri di opposizione presentano la mozione di sfiducia al presidente Corrado Sortino
I consiglieri di opposizione del Comune di Rosolini hanno presentato una mozione di sfiducia contro il Presidente del Consiglio Comunale, Corrado Sortino, richiedendo la revoca immediata del suo incarico. La mozione è stata firmata dai consiglieri Giuseppe Guastella, Carmelo Modica, Piergiorgio Gerratana, Concetto Di Rosolini, Rosario Cavallo e Maria Concetta Iemmolo ed è stata protocollata ieri al segretario generale e al consiglio comunale.
Secondo i firmatari, il comportamento di Sortino durante le sedute consiliari ha evidenziato una completa mancanza di autonomia e autorevolezza, unita a una totale indifferenza verso le richieste dei consiglieri, soprattutto di minoranza. “Tale atteggiamento -secondo i firmatari-, ha compromesso il buon funzionamento del Consiglio Comunale, rendendolo subalterno alle tempistiche e strategie politiche della giunta e del Sindaco”.
La mozione (quì il testo integrale) elenca una serie di episodi che dimostrerebbero l’inadeguatezza di Sortino nel ruolo di Presidente del Consiglio. Tra questi, la mancata risposta a richiami verbali e richieste ufficiali, il mancato inserimento di punti all’ordine del giorno e la censura delle iniziative proposte dai consiglieri di minoranza. Inoltre, sono state citate le mancate convocazioni di sedute di Consiglio per trattare argomenti urgenti di sanità pubblica e ordine pubblico, nonostante le richieste fossero state presentate nel rispetto del regolamento.
Un esempio citato nella mozione è la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale del 2 aprile 2024, firmata da otto consiglieri, per discutere la crisi della sanità pubblica. Questa richiesta non è mai stata esaminata. Allo stesso modo, altre richieste, come la convocazione di un consiglio aperto sul tema dell’ordine pubblico e la proposta di intervento contro la micro-criminalità, non sono mai state trattate.
Episodio ritenuto come la classica goccia che fa traboccare il vaso quello avvenuto nella seduta dell’11 settembre 2024. I consiglieri accusano Sortino di aver agito in modo da favorire la maggioranza, abbandonando ogni principio di imparzialità e garanzia perché con la sua uscita dall’aula “ha condizionato il resto della maggioranza ad abbandonare l’aula, facendo venire meno il numero legale e impedendo la trattazione dei punti non affrontati”.
“L’atteggiamento messo in essere dal Presidente del Consiglio Comunale durante le sedute del civico consesso -si legge nella mozione di sfiducia- lasciano trasparire inconfutabilmente una completa mancanza di autonomia ed autorevolezza nella gestione delle stesse, unita ad una totale indifferenza verso le richieste dei Consiglieri, in particolar modo di quelli delia minoranza. Tale atteggiamento ha dimostrato e dimostra inadeguatezza al ruolo e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, delle istituzioni, verso le problematiche della città e verso il ruolo ricoperto. Di fatto, questo si traduce in una totale subalternità del Consiglio Comunale alle tempistiche e alle strategie politiche e amministrative della giunta e in particolare del Sindaco che, con atteggiamento autoritario e accentratore, gestisce e coordina anche aspetti non di competenza, compromettendo irrimediabilmente il buon funzionamento e lo svolgimento dell’attività del Consiglio Comunale. Un buon Presidente del Consiglio deve innanzitutto saper ascoltare i Consiglieri Comunali, di maggioranza e di opposizione, quando questi portano avanti problemi che riguardano i cittadini. Deve farli propri e non censurarli, per poter rappresentare al Sindaco la totalità dei bisogni della città, oggi incancreniti da questo modus operandi. Così facendo ha messo in difficoltà anche Sindaco che, tramite mezzo stampa, ha preso le distanze dall’atteggiamento del Presidente. Per troppo tempo questo Consiglio Comunale e stato esautorato e svuotato dal ruolo che la Costituzione Italiana gli ha attribuito. Il Presidente del Consiglio ha fatto strame di ogni prerogativa dei rappresentanti del popolo”.
Per sfiduciare il presidente del consiglio sono però necessari più di 6 consiglieri. Per far passare questa mozione troveranno l’appoggio in qualche consigliere di maggioranza?