In consiglio comunale si parla di Asacom: tante parole, pochi soldi e una proposta

In consiglio comunale si parla di Asacom: tante parole, pochi soldi e una proposta

Il ridimensionamento del 60% del servizio Asacom nelle scuole di Rosolini ha tenuto banco per quasi due ore al consiglio comunale di ieri sera, convocato dal presidente Corrado Sortino con all’ordine del giorno il punto sulle “Mozioni, Interrogazioni e Interpellanze”.

Un punto che ha portato numerosi genitori ad assistere alla seduta, anche se alla fine in tanti hanno lasciato l’aula “delusi” e “non soddisfatti”. Nei giorni scorsi era stata diramata anche una nota del Comitato dei genitori del Santa Alessandra a sollevare pubblicamente la problematica per una situazione che era stata definita “una vera e propria ingiustizia e discriminazione. Ridurre le ore di assistenza per l’autonomia e la comunicazione significa negare pari opportunità di salute e apprendimento a ogni studente”.

Per coprire la totalità del servizio nel nuovo anno scolastico, infatti, come detto dal sindaco Spadola, necessiterebbero ben 500.000 euro, somma che non si trova in bilancio. Con i fondi a disposizione del Comune è stato però avviato il servizio che garantisce fino al mese di dicembre solo 1-2 ore a settimana di assistenza. Troppo poco.

Per l’opposizione le colpe sarebbero da imputare a una “mancata programmazione” dettate da “diverse priorità” da parte dell’amministrazione comunale che non avrebbero previsto in tempo l’ammanco di somme.

Ad introdurre il punto il consigliere Piergiorgio Gerratana che ha criticato un post pubblicato sul profilo del sindaco Giovanni Spadola: “È fastidioso che rispetto ad un problema di carattere finanziario economico, non addebitabile al dissesto, si decide in maniera arbitraria di incontrare i genitori. Si fa una riunione, si pubblica la foto di questa riunione e si dà la sensazione che è tutto apposto. L’indomani mattina avviene la ribellione che è dimostrata dalla presenza di questa sera di genitori sbigottiti. Questo è un argomento che coinvolge la città e bisognava mettere al corrente il consiglio comunale già a maggio e invece fino a settembre non è stato detto niente a nessuno. A maggio tutti assieme avremmo trovato una soluzione”.

“Quando si avvia un servizio per una sola ora a settimana sarebbe il caso di non farlo partire per niente -ha detto il consigliere Giuseppe Guastella-. Non ci sono soldi? Andatelo a spiegare ai ragazzi che necessitano di questo aiuto. Spiegate che chi amministra ha la possibilità di fare variazioni di bilancio, spiegate che abbiamo la possibilità di votare debiti fuori bilancio, spiegatelo alle loro famiglie. Questo vuol dire che nella vostra progettualità tutto questo è mancato e che invece avete dato priorità alle feste, festini e bombe”.

“Quando si costruisce un bilancio si sanno all’inizio quanto costano i servizi -ha aggiunto il consigliere Rosario Cavallo-. Se mi accorgo che mancano soldi, al posto di non fare nulla, si va all’assessorato regionale e invece di mettere soldi per il turismo si prevedono soldi per i servizi sociali. In questa vicenda c’è stato un errore di fondo, e bisogna avere l’umiltà di dire che non si è pensato a fare questo. Al posto di spendere 200.000 euro per l’estate, se si fosse presentato prima il problema alla regione, sarebbe stato diverso”.

Il consigliere Carmelo Modica ha ricordato al sindaco Spadola le parole al vetriolo che aveva rivolto all’ex sindaco Pippo Incatasciato: “Quando era consigliere di opposizione aveva gridato alla “vergogna” nei confronti del sindaco Incatasciato per non aver tolto i fondi dalle feste e inserito nel capitolo dei servizi sociali. Ma oggi l’avete fatto? Adesso perché il sindaco e la giunta non utilizzano il loro stipendio per finanziare l’Asacom? Avete spostato i soldi delle feste per gli Asacom? E non mi dite che non si può fare perché i modi per farlo ci sono, soprattutto se stiamo parlando di dare aiuto ai bambini”.

La replica ai consiglieri di opposizione è arrivata dal sindaco Giovanni Spadola e dall’assessora ai servizi sociali Rosy Gradante: “Abbiamo avviato il servizio per le risorse che avevamo a disposizione -ha detto il sindaco-. Quello degli Asacom è un problema che hanno tutti i Comuni. Io ci tengo tantissimo ai bambini. Con l’ufficio ragioneria stiamo attenzionando tutti i capitoli dei vari settori al fine di trovare risorse per gli Asacom. Nello stesso tempo abbiamo interessato il nostro deputato di riferimento Riccardo Gennuso con il quale ci siamo sentiti più volte. L’8 ottobre sarò a Roma per il bilancio stabilmente riequilibrato che se approvato ci darà la possibilità di uscire dal dissesto”. E poi rispondendo a Modica: “Per il servizio mancano 500.000 euro, la giunta costa 8 mila euro al mese, con 56.000 euro non si risolve il problema”.

L’assessore Gradante, tra l’altro operatrice Asacom, ha chiarito carte alla mano come “da quando mi sono insediata quattro mesi fa al Comune, ho lavorato incessantemente con il responsabile del settore, per cercare una soluzione. Ho chiesto anche il supporto dell’opposizione ma nessuno si è messo a disposizione. Abbiamo cercato fino all’ultimo centesimo per metterlo nel capito dedicato agli Asacom ma non c’è stata possibilità di fare altro”.

“Lo sforzo fatto dall’assessore -ha replicato Tino Di Rosolini-, è nella direzione di capire la problematica ma la sua presenza viene mortificata dall’atteggiamento del sindaco che vieni qui a raccontarci fandonie che in tre anni non ha capito il meccanismo che ha illustrato il consigliere Cavallo”.

Alla fine maggioranza e opposizione hanno fatto sintesi votando una proposta: convocare le commissioni comunali bilancio e pubblica istruzione integrate da tecnici e operatori del settore al fine di trovare fondi da inserire per gli Asacom.

Una convocazione alla quale, come ha concluso il consigliere Gerratana, “deve arrivare una proposta da parte dell’amministrazione comunale su cui dobbiamo capire se si possono apportare miglioramenti o avviare azioni politiche importanti”.

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