L’Anpi Rosolini celebra la prima “Pastasciutta Antifascista”; e lo fa con Michela Cella, nipote del partigiano Vincenzo Grimaldi

L’Anpi Rosolini celebra la prima “Pastasciutta Antifascista”; e lo fa con Michela Cella, nipote del partigiano Vincenzo Grimaldi

La prima “pastasciutta antifascista” per Anpi Rosolini, organizzata al ristorante “Il Faretto”, con una grande partecipazione, tante emozioni e una bella sorpresa che il Presidente Anpi Rosolini, Paolo Covato, ha riservato ai partecipanti: la presenza, da Novara a Rosolini, di Michela Cella.

Il direttivo Anpi Sezione Rosolini con Michela Cella

Presidente del Comitato Provinciale Anpi Novara e membro della Segreteria nazionale, Michela Cella è nipote del partigiano Vicenzo Grimaldi, il comandante “Bellini”, un giovane soldato di Caltagirone che scelse la strada della lotta partigiana.

Per la prima volta a Rosolini – ha detto Paolo Covato- festeggiamo anche noi la “pastasciutta antifascista”, simbolo della caduta del fascismo”. Covato ha ricordato l’origine storica del “rito” della Pastasciutta che da anni si celebra in centinaia di città italiane il 25 luglio e che rinvia allo stesso giorno del 1943, il giorno della caduta di Mussolini.

Per festeggiare l’evento, la numerosa famiglia Cervi decise di offrire un piatto di pastasciutta a tutti i cittadini di Campegine. Ci si procurò farina, burro e formaggio e, preparata la pasta, fu portata in piazza. E fu festa”.

Lo fu nonostante la guerra ancora in corso. Nonostante tutto. “Mi piace far notare – ha continuato Covato -, con un piccolo inciso storico, che la Sicilia ha un piccolo e significativo ruolo: solo 15 giorni prima infatti gli alleati sbarcarono in Sicilia”.

Pasta burro e parmigiano e bandiere Anpi Rosolini attorno ai tavoli ma “manca qualcosa – ha continuato Covato. “Perché stasera festeggiamo la pastasciutta in maniera unitaria, anche con Anpi Ispica e Anpi Noto”. Presenti infatti Sofia Corallo, presidente Anpi Ispica, e Faust Scifo, presidente Anpi Noto, oltre a una rappresentanza dirigenziale della Cgil di Siracusa, in questi mesi impegnata assieme a Anpi per la raccolta firme contro l’autonomia differenziata.

Da sinistra: Paolo Covato (Pres. Anpi Rosolini), Sofia Corallo (Pres. Anpi Ispica), Michela Cella, Faust Scifo (Pres. Anpi Noto)

Poi la presentazione di una donna “diventata lei stessa memoria di resistenza” – ha continuato Covato. “Cresciuta a latte e resistenza, sugge latte da una fonte testimoniale.  Diventa segretaria provinciale Anpi Novara e membro della segreteria nazionale. Quella ragazza, nipote di Vincenzo Grimaldi, il comandate Bellini, per metà siciliano, questa sera ci ha fatto il dono di impreziosirci la serata ed essere qui con noi alla nostra prima festa della Pastasciutta”.

“Onorata di essere qui alla vostra prima pastasciutta” – ha esordito Michela Cella.

Mi sento a casa quando sono in Sicilia. Quando ho saputo che avreste celebrato la Pastasciutta Antifascista ho contattato Paolo Covato, con il quale abbiamo già collaborato perché con Rosolini abbiamo in comune la storia tragica del partigiano Carmelo Amore per il quale ogni anno organizziamo importanti commemorazioni. Fare rete, dalla Sicilia al Piemonte, è importante e per me è un filo rosso, che vive non solo dentro di me ma dentro altre tantissime persone. Siamo legati dalla storia, quella che Paolo vi ha raccontato e che io ho sentito raccontare fin da piccolissima. Ho avuto la fortuna di poter vivere mio nonno fino al 2016 e conoscere tantissimi partigiani e partigiane, molti dei quali meridionali”.

È necessario – ha concluso – essere Anpi insieme. Noi ci crediamo, crediamo in uno scambio generazionale, nel fare rete tra varie istituzioni, con le persone meravigliose che abitano la grande casa dell’Anpi e anche con tutti i sindacati come la Cgil con la quale stiamo lottando fianco a fianco per cercare di raccogliere firme e arrivare alla campagna referendaria per abolire questa vergognosa legge che è l’Autonomia Differenziata. Questa è una nuova forma di resistenza necessaria. Stasera, condividiamo la cena, “il pane”, condividiamo la difesa e la diffusione della nostra bellissima Costituzione che senza di noi, come diceva Piero Calamandrei, resterebbe soltanto una carta. Invece deve vivere, camminare, respirare. Essere attuata e non demolita”.

In tutta Italia quest’anno la “Pastasciutta Antifascista” ha infatti avuto un plus: la possibilità di firmare a favore del referendum per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia differenziata. “A Rosolini – ha detto Vincenzo Pirosa, segretario Cgil locale, presente ieri sera- è possibile firmare nella sede Cgil”. 

Alla serata hanno partecipato anche una delegazione del Pd di Rosolini, con il segretario Tonino Basile e il consigliere comunale Piergiorgio Gerratana e il Movimento 5 Stelle con il coordinatore Corrado Fioretti.

Alla fine della serata, la lettura di una poesia di Luca Valdemone (a seguire il testo della poesia)

Una notte all’Anpi

quanto buio
e quante notti della ragione
abbiamo stretto nei nostri pugni?

quanto livore
e quanto amore è andato perso senza motivo
senza respiro

anche la penna decide di fermarsi a pregare

ma una voce parte dal nostro stringerci come pugni in una corda nodosa che non ci lascia cadere indietro e ci tira verso la superficie

siamo tutti morti nell’insulto delle libertà
siamo affogati mille volte e continuiamo a farlo, come migranti del bene, come sfruttati del buono

è ancora ora di resistere, è ancora ora di tenerci

ma quando la grande onda si sarà calmata, quando l’orrenda fiamma si sarà stutata

rimarremo solo noi a ricostruire, lo abbiamo già fatto.

 

 

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