Cospargono l’auto con liquido infiammabile e gli danno fuoco, è di un dipendente comunale dell’Utc
Due persone, con il volto coperto. Una indica qual è l’auto da “colpire”. L’altro che sparge di liquido infiammabile l’automobile per poi darle fuoco.
Ennesimo atto criminale a Rosolini, ennesima auto data alle fiamme in città. Ad essere colpita una Nissan riconducibile alla proprietà di una donna, moglie del dipendente dell’Ufficio Tecnico Comunale Giovanni Calabrese, persona seria e dipendente modello.
L’episodio è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì 12 febbraio in via Domenico Serrentino, verso le 1,30.
A spegnere le fiamme i Vigili del Fuoco del distaccamento di Noto. L’auto è rimasta irrimediabilmente distrutta.
Sul posto anche i Carabinieri di Rosolini che stanno cercando elementi utili per risalire agli autori prelevando anche alcune immagini a circuito chiuso delle telecamere della zona.
Circa due mesi fa, davanti l’Ufficio Tecnico Comunale, era stata lasciata una cravatta nera appesa al cancello. I carabinieri indagano anche per capire se i due episodi possano essere in qualche modo collegati, sta di fatto che a Rosolini, ultimamente, gli atti criminali e gli incendi di autovetture sono aumentati considerevolmente.
Questa mattina è stato il sindaco Giovanni Spadola a pubblicare sulla sua pagina Facebook la notizia con il titolo “Ora basta”. “È il momento di dire basta -dice- a questi reiterati episodi delinquenziali che continuano a destabilizzare la tranquillità dei cittadini. È il momento che le Autorità competenti, Prefettura, Questura e Forze dell’Ordine intensifichino sempre più i controlli nel nostro territorio. Non bastano più appelli, ma risposte sempre più concrete contro ogni forma di illegalità e violenza. Pretendiamo interventi strutturali per garantire la serenità della nostra comunità, pretendiamo servizi imponenti, considerata l’esiguità di militari della locale Stazione dei Carabinieri a garanzia di maggiori condizioni di sicurezza per la comunità locale”.