“A Rosolini è emergenza socio-educativa”, l’appello dell’ex assessore Concetta Cappello
Ex assessore comunale, la prof. Concetta Cappello, scrive alla nostra Redazione per lanciare un appello accorato alla comunità rosolinese che è troppo spesso, ormai, scossa da indicibili episodi di violenza e di degrado culturale che rappresentano una seria minaccia per il futuro di questa comunità.
Abbandona, nella sua nota, i “panni politici”, e non parla da ex assessore, ma da docente, che tutti i giorni vive a contatto con il mondo della scuola, e da mamma, che teme come tantissime altre mamme rosolinesi, per il sempre più preoccupante degrado della società in cui i figli vivono, vanno a scuola, incontrano gli amici, escono, sempre esposti a pericoli per loro e preoccupazioni immani per i genitori.
Il suo appello va ben oltre la ricerca di “colpevoli”: si proietta sul cosa è invece possibile fare, tutti insieme. “Perchè tutti – dice Cappello- ne siamo responsabili. A Rosolini è emergenza – socio educativa”.
La sua nota completa:
“I recenti episodi di violenza che hanno coinvolto giovani rosolinesi, sono solo la punta di un iceberg contro cui rischiamo di impattare tutti.
Non possiamo più fingere di non vedere, non possiamo girarci dall’altra parte solo perché non siamo coinvolti direttamente. A Rosolini c’è un’emergenza sociale figlia della povertà culturale che da troppo tempo attanaglia la nostra comunità.
I nostri ragazzi sono alla deriva, non ci sono punti di riferimento credibili perché la verità è che gli adolescenti di oggi sono figli di una generazione (la mia) che ha scambiato l’amore con il permissivismo. Agli adolescenti di oggi non manca nulla di materiale: hanno vestiti firmati, motorini, macchinine, iPhone, etc. etc.
Forse però mancano le vere attenzioni da parte di noi adulti, di noi genitori, di noi insegnanti, di noi educatori e delle istituzioni.
È troppo facile dare la colpa ad una sola delle agenzie educative: “Ha fallito la famiglia”, “Ha fallito la scuola”, “È colpa degli amministratori!”. No! La colpa è di tutti quanti ed è il momento di assumerci le nostre responsabilità.
Rosolini ha bisogno di un osservatorio comunale sulla situazione giovanile nel nostro comune. Occorre fare rete. Famiglie, scuole, parrocchie, associazioni sportive, amministrazione comunale, forze dell’ordine.
Il mio è un appello rivolto a tutti quanti hanno a cuore il nostro futuro. Svegliamoci adesso, sediamoci tutti intorno ad un tavolo e incominciamo a cercare soluzioni reali e fattibili.
Non servono proclami e il mio non vuole essere un inutile esercizio retorico, occorre veramente fare rete e se serve costituire anche un comitato cittadino di genitori, facciamolo adesso, io ci sono!”.