Consiglio comunale, si vota favorevolmente per l’acquisto di un pozzo artesiano in Via S.Alessandra
I consiglieri comunali sono tornati in aula ieri sera, 27 luglio, con 9 punti all’ordine del giorno, tra cui una variazione di bilancio, alcuni riconoscimenti di debiti fuori bilancio (Poste Italiane, Assist e Libero Consorzio di Siracusa), il nuovo regolamento per le sponsorizzazioni, di cui il comune non è mai stato dotato, e l’approvazione di una procedura di mediazione con un privato – per cui era necessario che il consiglio comunale autorizzasse il sindaco alla sottoscrizione degli atti.
In questo caso, la procedura, ha fatto riferimento al caso dei signori Zocco Teresa e Galazzo Sebastiano che hanno citato il comune per un intervenuto usucapione per una striscia di terra di 11 mq facente parte della strada Pianazzo che con la procedura di mediazione il Comune cederà agli istanti in cambio di un corrispettivo di 2000 euro.
Tra i punti all’ordine del giorno, di particolare importanza è stata l’autorizzazione all’acquisizione, da parte del comune, di un pozzo artesiano sito in Via S. Alessandra, al Ronco VIII.
Una acquisizione, arrivata a seguito della proposta di cessione da parte di un privato, che risolverà non di poco il problema della carenza idrica in Contrada Zacco Micciò e al centro storico.
Nel 2021 è stato infatti approvato un progetto per la perizia di completamento dello schema acquedottistico del Comune. Si parla di “completamento” perché il finanziamento e i relativi lavori per lo schema acquedottistico, sono cominciati negli anni 90, periodo a cui fa riferimento lo stesso finanziamento. Oggi il Comune, nell’ambito dello stesso finanziamento, ha fatto richiesta per l’accreditamento del 50% del ribasso d’asta dell’appalto originario degli anni ’90 (come era previsto). E’ stata accreditata quindi la somma di 667 mila euro che -associata a 213 mila euro del finanziamento non ancora utilizzati-, è stata usata per redigere la perizia di completamento. I lavori sono stati appaltati e consegnati alla ditta.
Cosa prevedeva la perizia? Il raddoppio di una linea di conduttura in relazione alla carenza idrica riscontrata in Zacco Micciò. L’acqua che arriva a Zaccò Micciò è attualmente alimentata con pompe dedicate che si trovano nel serbatoio di Contrada Barberi. L’acqua però – dalla stessa fonte – viene pompata in parte verso Zacco Micciò e in parte verso il centro storico, al serbatoio n.1, comportando spesso carenze idriche in entrambe le zone. La perizia prevedeva un raddoppio di questa conduttura, ma “la fonte d’acqua originaria- ha spiegato in aula il geometra Speranza, responsabile del Settore- sarebbe rimasta la stessa e un raddoppio della conduttura non avrebbe risolto il problema della carenza idrica”.
Fino a quando è arrivata al Comune la proposta di cessione di un pozzo, in Via S. Alessandra, al Ronco VIII, da parte di un privato. Il sindaco Spadola, già molti mesi fa nel corso di una intervista, aveva parlato dell’intenzione di risolvere in modo permanente il problema dell’acqua nelle due zone interessate, dopo l’intervento effettuato anche in zona Sacro Cuore.
“Ci siamo chiesti: perché fare questo raddoppio – che non potenziava nulla- e non bypassare invece il problema pompando quell’acqua solo per Zacco Micciò e usando questo nuovo pozzo per rifornire totalmente il centro storico? – ha continuato Speranza.
“Abbiamo posto il quesito al progettista e siamo arrivati alla conclusione che con le stesse somme, anziché il raddoppio, potevamo acquisire il pozzo e ci sarebbero state anche le somme per prevedere la captazione delle acqua”.
Zaccò Micciò e il centro storico saranno adesso rifornite con fonti originarie di acqua diverse, sopperendo in modo incisivo alla carenza idrica delle due zone.
La proposta è stata approvata all’unanimità dei consiglieri comunali dato che si tratta di un importante potenziamento del servizio idrico con un costo di soli 24 mila euro per l’acquisizione del pozzo.