Rosolini si è fermata per l’ultimo saluto a Bartolo Barrera
La Chiesa Madre è diventata piccola per contenere le persone che hanno tributato l’ultimo saluto a Bartolo Barrera, il 47 enne rosolinese, deceduto a Marcon in provincia di Venezia a causa di un infarto fulminante che lo ha colpito nel sonno.
Parte della folla ha atteso anche fuori dal luogo di culto, in piazza Garibaldi, rimanendo in silenzio fino alla fine, salutando con un lungo applauso l’uscita del feretro.
Ad officiare il rito funebre don Luigi Vizzini e don Bruno Carbone. Ad inizio sono state lette alcuni pensieri da parte della ditta “Centro Edile Caruso”, nella quale Bartolo lavorava come addetto alle vendite, ditta che ha considerato sempre Bartolo “come un figlio”. Poi è stata la volta della sorella Viviana, di Corrado Vaccaro a nome della Chiesa e del percorso nell’Agorà che Bartolo ha seguito per tanti anni. Pierpaolo Capozio, un amico di famiglia, ha infine letto i pensieri della moglie Cettina e dei figli Francesco e Flavia tra le lacrime e la commozione generale.
“Non sarà facile vivere senza di te dopo tanti anni vissuti assieme di amore puro e sincero -ha scritto la moglie-. Sei stato un marito e un padre affettuoso, buono e disponibile, amato e rispettato da tutti e oggi tutti ti stanno restituendo l’amore che hai donato riempiendo questa chiesa. Tra poco finirà tutto. Ognuno tornerà alla propria vita, ma per me Francesco e Flavia la vita non sarà più la stessa per il vuoto incolmabile che hai lasciato”.
Presenti all’omelia il sindaco Giovanni Spadola, il deputato regionale Riccardo Gennuso, e tanti amici con la maglietta raffigurante il volto di Bartolo e la scritta “Rimarrai per sempre nei nostri Cuori”, nonchè i compagni di classe e della squadra di calcio di Francesco.
“La fede non è una scorciatoia per eludere la morte e la disperazione -ha detto don Luigi Vizzini-, ma la fede è la certezza che la vita non si estingue. La vera morte è quando si è dimenticati e questo a Bartolo non accadrà”.
Alla famiglia, alla moglie, ai figli e a tutti i parenti, alla “Centro Edile Caruso”, rinnoviamo le sentite condoglianze da parte della redazione del Corriere Elorino.