Gestione della rete idrica, approderà in consiglio la proposta di adesione alla società mista

Gestione della rete idrica, approderà in consiglio la proposta di adesione alla società mista

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Approderà al consiglio comunale di Rosolini lo schema di statuto per l’adesione alla costituenda società a partecipazione mista pubblica-privata aretusacque spa che dovrà gestire il servizio idrico in provincia di Siracusa.

Il commissario regionale dell’Ati Siracusa, Rosaria Barresi, ha infatti deliberato il nuovo statuto che adesso dovrà trovare approvazione da parte dei consigli comunali dei 21 Comuni della provincia.

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L’approvazione dello statuto doveva avvenire entro il 2 maggio scorso, ma la scadenza, come comunica il sindaco Giovanni Spadola, è stata prorogata al 9 maggio. Nel caso contrario sarà un commissario a sostituirsi al ruolo del consiglio comunale.

Nel provvedimento inviato dal commissario Barresi, infatti, si avvertivano le amministrazioni comunali a provvedere agli adempimenti di competenza “entro e non oltre il 2 maggio 2023”, con l’avvertenza che decorso infruttuosamente il termine predetto “si dovrà procedere all’intervento sostitutivo nei confronti dei singoli Comuni che dovessero rendersi inadempienti”.

Dopo l’approvazione dello statuto sarà possibile individuare, tramite gara d’appalto, il socio privato che deterrà il 49% delle quote della nuova società con maggioranza pubblica (51%).

La scelta di costituire una società mista era stata votata favorevolmente, dopo aver perso tempo prezioso e lasciando per strada numerosi fondi del Pnrr, dall’assemblea dell’Ati Siracusa che è costituita dai 21 sindaci della provincia. Prima di scegliere la società mista era stata preferita la gestione pubblica del servizio idrico ritenuta, però, di difficile attuazione a causa dei numerosi comuni in predissesto e in dissesto.

Unico sindaco contrario alla gestione mista pubblico privato era stato il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo, che aveva gridato allo “scandalo” per le modalità che avevano portato prima all’inerzia dell’Ati Siracusa e poi all’approvazione della gestione ai privati dell’acqua. Inerzia che ha portato oggi l’Ati Siracusa ad essere commissariata, con il commissario che oggi pressa i 21 Comuni per definire al più presto lo statuto e dare in gestione il servizio idrico al partner privato.

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