4 euro sono troppo pochi, nessuno partecipa al bando per la mensa scolastica
Gara deserta. Per la seconda volta in tre mesi. E all’Amministrazione comunale non rimane altro che riaffidare in maniera diretta il servizio, fino alla fine di maggio 2023, all’attuale ditta, la Scamar di Lamezia Terme.
Non si è presentata nessuna ditta per partecipare all’affidamento del servizio di mensa scolastica a Rosolini perché, a quanto pare, il costo di 4 euro sarebbe troppo poco. Un appalto di 213.280 euro l’anno, per due anni, che non farebbe gola alle ditte che gestiscono la refezione scolastica.
E se non si trova una soluzione il rischio è quello che il Comune dovrà aumentare il costo del ticket per la nuova stagione scolastica 2023-2024. Il sindaco Giovanni Spadola spera di poter uscire dal dissesto finanziario per poter investire qualche somma del bilancio comunale per compartecipare al costo del ticket pagato ormai da qualche anno al 100% dai genitori. Al momento la Scamar proseguirà il servizio lasciando invariato il costo del ticket a 4 euro più iva per le elementari e 3,70 più iva per l’infanzia.
“Capisco che il ticket è troppo basso e le aziende a stento riescono a coprire le spese -dice il sindaco Giovanni Spadola-, ma ho voluto mantenere invariato il costo per non pesare sulle spese che le famiglie rosolinesi hanno in questo momento di crisi economica. Ci tengo a dire che la nostra refezione è a km 0, con prodotti locali e genuini ed il cibo cotto viene preparato nelle cucine delle scuole e serviamo ai bambini pietanze calde. Questo per noi è un grande successo. Spesso i nostri alunni chiedono il bis per la genuinità dei prodotti. Per me è una grande soddisfazione e lo deve essere anche per le famiglie. Spero che il Comune possa uscire al più presto dal dissesto finanziario. Quando ci sarà la disponibilità, investiremo senza se e senza ma sulla refezione scolastica”.