Eremo di Croce Santa, la Giunta approva il progetto esecutivo. I lavori suddivisi in due lotti

Eremo di Croce Santa, la Giunta approva il progetto esecutivo. I lavori suddivisi in due lotti

 

Con propria deliberazione, la numero 31 del 28 febbraio, la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per gli “Interventi urgenti per i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico presso il parco archeologico-religioso Eremo di Croce Santa”.


Dopo 4 anni dal quel 25 ottobre 2019, in cui si verificò il violento nubifragio che devastò l’Eremo di Croce Santa, oggi è finalmente tutto pronto (pareri compresi) per poter indire la gara di appalto per l’affidamento dei lavori.

Lavori che però saranno suddivisi in due lotti, e l’appalto riguarderà, per il momento, solo il primo.

Nel 2019 fu la Giunta Comunale capeggiata dal sindaco Pippo Incatasciato a chiedere lo stato di calamità naturale sulla scorta della relazione redatta dal responsabile del sevizio di Protezione Civile Salvatore Speranza. Nel piano degli interventi del Dipartimento della Protezione civile della Presidente del Consiglio dei Ministri furono stanziati 3.700.000 euro, fondi che però oggi non sono più sufficienti per via dell’incremento dei prezzi.


Il nuovo prezziario, infatti, prevede l’impiego di 4.675.000 euro, quindi una maggiore spesa di 975.000 euro.
In virtù di questo rincaro l’intervento è stato quindi suddiviso in due lotti, il primo comprendente opere rientranti nel finanziamento originario, il secondo comprendente le restanti opere per completare l’intervento in tutte le sue parti. Nel dettaglio il primo lotto comprenderebbe tutti gli interventi tranne la realizzazione del ponte, ricadente nel secondo lotto.

“Assieme al responsabile Salvatore Speranza -dice però il sindaco Giovanni Spadola-, abbiamo dato massima attenzione per non far perdere il finanziamento riguardante l’Eremo di Croce Santa. Mancavano tre pareri, due della Soprintendeza e una dell’Autorità di Bacino che oggi abbiamo, e oggi si è deciso di procedere con due lotti. Tra ribasso e risparmi che potrebbero derivare dal cambio dell’aliquota Iva dal 22% al 10% (oggi per l’Iva al 22% sono previsti ben 814.545,27 euro ndr) potremmo anche ultimare i lavori con il finanziamento originario. Staremo a vedere. La nostra attenzione è ai massimi livelli per poter riaprire in sicurezza quanto prima possibile questo luogo tanto caro ai rosolinesi”.

 

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