Casa della Comunità: approvata la variante al Pgr, l’area di Contrada Rizzarelli destinata a funzioni socio-sanitarie
Per spiegare meglio, parliamo della zona in cui al momento sono presenti serre tunnel coltivate dalla ditta Candiano che lo stesso sindaco ha voluto ringraziare perché “l’azienda si è resa disponibile a lasciare le terre a favore del pubblico interesse” – ha detto ieri sera il primo cittadino in Consiglio Comunale e precedentemente in una intervista rilasciata al nostro giornale.
In Provincia di Siracusa nasceranno, tramite l’Asp, 8 case di comunità, 5 su strutture già esistenti e 3 da realizzare ex novo, tra cui quella di Rosolini. L’Asp al fine di reperire l’area necessaria alla realizzazione della nuova Casa di Comunità di Rosolini ha stipulato un Protocollo d’Intesa con l’ESSAP “Casa delle Fanciulle ‘Giuseppina Leggio-Sipione’ per l’utilizzo dell’area sita in contrada Rizzarelli la cui destinazione urbanistica però non era compatibile con questo tipo di intervento (l’area in oggetto era destinata infatti a verde di quartiere e viabilità) , per cui si è resa necessaria una variante al piano votata ieri sera dal Consiglio Comunale.
Il dibattito dei consiglieri si è concentrato su un punto specifico: la convenzione che allo stato risulta essere stata stipulata tra Asp e Essap riguarda una estensione di 5.000 mq per la realizzazione della Casa di Comunità, con un chiaro progetto allegato. Al Consiglio Comunale però è stato richiesto di deliberare una variante per una estensione di 15.000 mq, gli altri 10.0000 per “possibili usi futuri da parte dell’Asp da destinare sempre a servizi socio sanitari, come ad esempio l’ospedale di comunità o una eventuale nuova sede per il Pronto Soccorso di Rosolini”.
I consiglieri comunali di opposizione hanno chiesto in un primo momento di approvare la variante solo sui 5.000 mq per cui è stato presentato il progetto della casa di comunità, evitando la variante di destinazione agli altri 10 mila per cui “non si sa ancora se o cosa potrebbe nascere“.
E se l’Asp non riuscisse a realizzarci nulla? Chiunque, anche un privato, potrà realizzare strutture socio sanitarie? Questo il dubbio sollevato dai consiglieri che avrebbero voluto almeno vincolare l’uso di quei 10 mila metri quadri esclusivamente all’Azienda Sanitaria Provinciale.
Ma “vincolarlo all’uso di solo soggetto pubblico o, al contrario, di un solo soggetto privato, non è possibile” – è venuto fuori dalle dichiarazioni del segretario comunale e del geometra Santacroce.
APPORTATO UN EMENDAMENTO PRIMA DELL’APPROVAZIONE PER “RAFFORZARE IL RUOLO DEL CONSIGLIO”, MA NEI FATTI NON RAFFORZA NULLA.
La variante alla fine è stata approvata per intero, per l’estensione di 15.000mq, all’unanimità dei presenti, apportandone però un emendamento secondo cui “per i successivi interventi, si chiede che i progetti in seguito presentati all’Ente nell’area dei 10.000 mq vengano portati al Consiglio Comunale per approfondimenti sulla utilità per la nostra comunità”. Questo quanto proposto all’unanimità dai consiglieri e quanto approvato.
Un emendamento che comunque vale ben poco e il tentativo dei consiglieri di “rafforzare il ruolo del Consiglio su future decisioni che verranno assunte sull’area dei 10mila metri quadri” è finito, in fondo, con un nulla di fatto. Perché qualsiasi “approfondimento” del civico consesso su eventuali progetti pubblici o privati da realizzare in quell’area di 10.000 mq, non sarà comunque affatto vincolante per l’Essap. Il Consiglio potrà solo “parlarne”, senza alcun ruolo decisionale.
L‘Essap in fin dei conti ha ottenuto una variante su 15.000 mq di terre di sua proprietà e su quella potrà contrattare con chi preferisce, che sia l’Asp, altro ente pubblico o qualsiasi privato (a patto, ovviamente, di rispettarne la nuova destinazione).
Approfondimenti sulla Casa di Comunità, il progetto dettagliato e il dibattito consiliare, sul prossimo numero del Corriere Elorino cartaceo.
E.O