Sindaco e deputato rimuovo i cartelloni pubblicitari “non a norma” dai loro terreni
Arrivano le prime rimozioni “spontanee” a seguito dell’azione dell’amministrazione comunale che in questi giorni sta provvedendo alla rimozione dei cartelloni pubblicitari “totalmente abusivi” nel Viale Paolo Orsi, un’azione che proseguirà nei prossimi giorni con la rimozione degli ultimi 5 cartelloni. Successivamente si procederà a mettere in regola quelli che, nonostante l’autorizzazione, presentano “difformità” rispetto al regolamento comunale.
Rimozioni “spontanee” si sono registrate ieri sera nel parcheggio della sede Asp di via Cavaliere Marina, con la rimozione del cartellone pubblicitario della famiglia del deputato regionale Riccardo Gennuso e, oggi pomeriggio, il sindaco Giovanni Spadola, ha comunicato la rimozione dei cartelloni pubblicitari che stazionavano nella recinzione del suo centro commerciale in via Santa Alessandra, tutti cartelloni non in regola ma poste in terreni privati anche se non utilizzati per promuovere pubblicità ad aziende non di famiglia.
“Ringrazio per la solerzia e la spontaneità con cui la famiglia Gennuso ha rimosso il suo impianto pubblicitario -aveva detto stamattina l’assessore Vincenzo Liuzzo in un video pubblicato sulla pagina facebook Radio Ram-. Speriamo di riuscire a portare la legalità in questa città. Purtroppo negli anni scorsi sono state parecchie le aziende da fuori che hanno fatto cassa senza versare nulla all’amministrazione. Invito tutti, anche le aziende esterne, ad adeguarsi con gli impianti che risultano ancora non conformi a quanto stabilito nel regolamento comunale”.
Oggi pomeriggio è stato il sindaco Giovanni Spadola a diramare la seguente nota stampa: “Decoro e ordine a Rosolini sulle affissioni pubblicitarie. L’amministrazione comunale da ieri ha rimosso tutti i tabelloni abusivi della città e subito dopo quelli non a norma. Il primo a dare l’esempio è stato il sindaco Giovanni Spadola che ha rimosso i due 6×3 nel terreno privato dell’azienda di famiglia, perchè non a norma. Dai controlli effettuati a Rosolini è venuto fuori un vero e proprio far west con 180 tabelloni installati abusivamente senza che al Comune entrasse un solo centesimo.
“Se altri non l’hanno fatto in passato – dice il sindaco – ci ha pensato questa amministrazione a dare il giusto decoro alla città. Le aziende abusive erano di Catania, Ragusa, Gela e Siracusa che raccoglievano la pubblicità delle aziende locali evitando di pagare le tasse sull’affissione al Comune”. Non siamo contrari alla pubblicità ma le regole vanno rispettate. Chi vuole piazzare i 2 x 3 a Rosolini, presenti il progetto all’Ufficio tecnico per ottenere le autorizzazioni previste dalla legge. I danni provocati dai tabelloni abusivi ammontano a circa 80 mila euro. Somme che avremmo inserito in Bilancio nei capitoli di spesa destinati alle fasce più deboli della popolazione. La nostra è stata un’operazione di legalità”.
Per “mettere ordine” alla cartellonistica selvaggia gli uffici comunali si rifanno all’ordinanza dell’ex sindaco Pippo Incatasciato (la n.15 del 27 febbraio 2019) con la quale si ordinava ai proprietari di tutti gli impianti di cartelloni pubblicitari e impianti di segnaletica commerciale non in regola, la rimozione degli stessi. E proprio con Incatasciato era iniziata la prima fase delle rimozioni: erano stati eliminati ben 180 segnalazioni stradali di privati poste nei pali in cui insiste la cartellonistica stradale. Poi l’emergenza Covid e la “sfiducia” avevano fermato l’azione che oggi è stata ripresa dall’amministrazione Spadola.
(nelle foto: i cartelloni rimossi)