“Con il caro cibo salute a rischio”, l’analisi del nutrizionista Giorgio Calabrese pubblicata su “La Stampa”
Un articolo sul giornale nazionale “La Stampa” in prima pagina e riportato a pagina 29 parla chiaro: Il caro cibo mette a rischio la salute. A scriverlo il nostro concittadino Giorgio Calabrese, nutrizionista di fama internazionale, che fa un’analisi sulla crisi energetica che sta portando a rincari esorbitanti anche nell’acquisto di alimenti importanti ed essenziali come frutta e verdura.
“Insalate vendute a cespo e non a chilo, pomodori a 12 euro, fagiolini a 8 euro -dice Calabrese-. Per un reddito medio diventa proibitivo comprarli quotidianamente. Per conseguenza la gente che non guadagna abbastanza è costretta a nutrirsi con cibo low cost con minore qualità e pochi nutrienti. Tutto ciò sfocerà in una maggiore probabilità, se non in una certezza, di ammalarsi”.
A gravare sui prezzi anche gli eventi climatici estremi così come sottolineato dalla Coldiretti: siccità e piogge intense infatti minacciano i raccolti. Per Calabrese “è giusto sostenere il settore ma monitorando l’intera filiera per capire dove si impennano i prezzi e adottare le corrette misure”.
Attualmente l’alimentazione poco salutare porta a malattie come diabete e cardiovascolari rappresentando il 71% delle cause di morte nel mondo. “Se a questo aggiungiamo l’elemento del caro frutta, verdura ma anche di carni ed altro la prospettiva è allarmante. Chi sarà costretto a privarsi dei giusti alimenti cadrà nella malnutrizione, un termine usato un tempo per il terzo mondo ma che ora, a malincuore, comincia ad appartenerci”.
Articolo completo su “La Stampa” di oggi.