L’ex assessore Concetta Cappello: “La scuola è iniziata… ma senza Asacom”
“La scuola è iniziata ma senza ASACOM, ovvero senza le figure chiave del processo di integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali”. Inizia così una nota inviata dall”ex assessore alla Pubblica Istruzione, Concetta Cappello, che tuona contro il mancato avvio dell’importante servizio Asacom nelle scuole di Rosolini.
“L’anno scorso di questi tempi -dice la Cappello- iniziava la campagna elettorale del sindaco Spadola e la sottoscritta ne è stata parte attiva sposandone il programma e soprattutto il motto “Nessuno resti indietro”. A distanza di un anno mi chiedo che ne è stato di quell’entusiasmo e soprattutto di quei buoni propositi. A restare indietro in questi giorni sono proprio quei bambini e ragazzi che più di tutti avrebbero bisogno della presenza “SOSTANZIALE” delle istituzioni”.
“Gli enti locali -aggiunge la Cappello-, come previsto dalla legge 104/92 hanno l’obbligo di garantire il diritto all’educazione e all’istruzione degli alunni con disabilità, oggi il Comune di Rosolini è venuto meno a quell’obbligo. Non si tratta solo di una questione giuridica, è soprattutto una questione morale; un’amministrazione che, fin dalla campagna elettorale, si è fatta paladina dei diritti dei più deboli, non può commettere un errore così grave”.
Proprio ieri la nota della nuova assessora alla pubblica istruzione, Lucia Piazzese, sull’avvio dell’anno scolastico.
“L’attuale assessore che, sulle pagine social -prosegue la Cappello-, si difende con la solita scusa del dissesto economico, mostra scarso interesse ad una tematica che coinvolge così tante famiglie. Un buon amministratore non regala una giornata di serenità ma GARANTISCE DIRITTI, soprattutto in un contesto che dovrebbe essere altamente inclusivo come quello della scuola”.
“Da ex assessore vi invito ad ammettere le vostre mancanze amministrative e al porre immediatamente rimedio, da mamma urlo forte il mio rammarico verso una politica che dimentica sempre i più deboli”.
“Cara assessore Piazzese -conclude la Cappello-, non ci si può occupare di politiche sociali solo per professione, occorre passione, motivazione e quell’empatia che non può essere relegata ad una foto in piscina da postare su Facebook.
Firmato: Concetta Cappello, ex assessore ai servizi sociali, all’istruzione e mamma di un bambino che aspetta la sua ASACOM”.