“Si tenta di mettere a tacere l’intera città”, Tino Di Rosolini: “Da oggi rompo il mio silenzio”
Di Rosolini: “Voglio sconfiggere il tentativo di questa amministrazione di mettere a tacere l’intera città. Lo si nota già dai social, quando un cittadino esprime un giudizio negativo viene attaccato”
“Mi sono imposto di non commentare per mesi, dopo la campagna elettorale, le iniziative dell’amministrazione anche per “dare una mano” a questa maggioranza e valutare in silenzio le loro scelte. Sono stato in silenzio rispettoso e nessuno potrà dire a livello politico o giornalistico che ho lavorato contro questo sindaco. Dopo 7 mesi è ora di rompere il silenzio ed esprimere giudizi”.
È la dichiarazione del consigliere Tino Di Rosolini in Consiglio Comunale, che annuncia che il tempo del silenzio è finito e che è arrivato il momento, non solo per la politica d’opposizione ma anche per la comunità, di superare “le nozze d’oro tra cittadino e amministrazione”. Nozze d’oro che, secondo il consigliere, devono adesso finire per lasciare spazio ai giudizi sull’operato amministrativo, siano essi positivi o negativi.
E il primo giudizio del consigliere “assolutamente negativo” va al Presidente del Consiglio Comunale a cui Di Rosolini aveva diretto una interrogazione “per sapere quale obiettivo intende raggiungere nell’assegnare un ruolo inesistente e di assoluta inattività della attività consiliari”.
“Io ho detto sempre, fin dal primo momento, che sono e sarò aperto al dialogo con tutte le parti politiche e che sono un presidente super partes” ha risposto il Presidente del Consiglio, ma alla sua risposta è seguito un lungo intervento da parte del consigliere Di Rosolini .
“Non si convocano consigli comunali – ha detto- non c’è confronto, questo rapporto tra consiglio comunale e città non funziona perché alla presidenza, c’è un presidente inidoneo a questo ruolo. Il suo silenzio, la sua inattività, il suo nullismo amministrativo potrebbero essere scambiati con il mio silenzio, ma sono due cose diverse. Il suo silenzio è quello di una gestione autarchica della maggioranza, il mio è un silenzio che ha consentito a chi ha vinto le elezioni di lavorare senza avere ostacoli. La sua è una presidenza del consiglio parassitaria, una gestione del nulla che invalida il ruolo dell’amministrazione e del sindaco”.
Ma il consigliere Di Rosolini non intende rompere solo “il suo silenzio dopo una lunga verifica di 7 mesi” ma anche quello dei cittadini. “Sono nauseato dal tentativo di mettere a tacere la città”, ha detto il Consiglio Comunale e dopo la seduta consiliare ha dichiarato: “Quando qualche cittadino commenta l’operato dell’amministrazione sui social, con un giudizio negativo, viene subito attaccato. Il confronto non esiste più. Voglio sconfiggere il tentativo di quest’amministrazione di conformare un’intera città al silenzio totale”, ha continuato Di Rosolini.
“E per rompere questo silenzio dice di voler partire da un “episodio gravissimo di cui è stato vittima un disabile avvenuto in campagna elettorale”.
“Un disabile è stato usato come mezzo di propaganda elettorale e anche in quel caso tutti hanno taciuto. Un silenzio colpevole e gravissimo da parte di tutti. Perfino le associazioni e le Chiesa non hanno mai detto nulla su quanto di grave è accaduto durante la campagna elettorale. Partirò da questo episodio, per il quale è stata peraltro presentata denuncia penale, per squarciare il velo del silenzio che è piombato sull’intera città”.