Rosolini dice sì alla ricerca. Il ringraziamento del prof. Grillo, capo delegazione AIRC della città
Dalle scuole agli scout al cittadino: in tantissimi hanno risposto alla giornata nazionale promossa dall’AIRC. Il ringraziamento del prof. Grillo, capo delegazione AIRC di Rosolini.
Immersi come siamo da una sovrabbondanza di notizie che non fanno onore al genere umano, dimentichiamo, a volte, di dare spazio a quelle che, di converso, lo definiscono per quello che esso strutturalmente è: domanda di senso, desiderio di felicità, propensione alla solidarietà e all’altruismo. Quante volte nei chiaro scuro delle nostre giornate un sorriso, un aiuto inaspettato, una carezza piovuta da chissà dove, un gesto assolutamente semplice e gratuito ci donano un brillio di speranza? Credo tante, basta solo accorgersene, e tanti di questi avvenimenti passano, anche giustamente, nel silenzio. Ma, si sa, nella società iperconnessa e massmediale le cose accadono se qualcuno ne parla, anche in un semplice post; e più like si hanno, più quella cosa è reale e degna di nota.
Ebbene se mi prendo la briga di scrivere e per un evento che non ha avuto milioni di pollici in su, che non ha avuto molta risonanza social, e che è accaduto nella nostra bella cittadina in un giorno che non è come tanti, non foss’altro perché in esso si celebra la festa della mamma: l’otto maggio.
Tradizionalmente in quella data la Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro propone un evento nazionale per la raccolta di fondi, al fine di sostenere i ricercatori che sono in prima linea nella prevenzione e nel trovare terapie efficaci contro quel male. Anche quest’anno, a Rosolini, piazza Garibaldi si è colorata di Azalee per la ricerca. Ma la vera sorpresa è stata vedere la disponibilità di tanti nel far sì che l’evento avesse luogo. La vera sorpresa, come sempre per me, è vedere uomini e donne in azione per un Bene più grande.
Mi ha commosso la prontezza del gruppo Scout CNGEI di Rosolini. Quando in aprile ho chiesto il loro aiuto hanno accolto la mia proposta con un entusiasmo che mi ha lasciato senza parole. Nonostante la fatica degli impegni che ognuno di loro deve affrontare nella quotidianità, non si sono sottratti agli incontri serali o pomeridiani per organizzare tempi e volontari, dando, con la loro presenza l’otto maggio, un colore in più, il verde delle loro camicie, a una piazza Garibaldi infiorata dalle azalee. Vorrei citarli tutti, in primis Domenico Conti, ma l’elenco sarebbe lungo. Di ognuno di loro conservo la tenacia e la disponibilità all’ascolto.
Anche due scuole della città hanno accolto l’invito, grazie alla disponibilità delle loro Dirigenti: la Dott.ssa Maria Teresa Cirmena e la Dott.ssa Chiara Ingallina. Con un entusiasmo inaspettato, le classi dell’IISS “Archimede” e dell’I.C. “F. D’Amico” hanno “adottato” una azalea della ricerca, dimostrando una profonda attenzione per i temi della cura e prevenzione del cancro. Il sì di tanti piccoli e grandi alunni e alunne, docenti e insegnanti è, a mio vedere, una tarsia variopinta nel grande mosaico della bellezza che è l’umano.
Mi è doveroso ringraziare il Sindaco Giovanni Spadola per la disponibilità mostrata e la celerità nel rendere disponibile sia la piazza, ma anche, nel caso di pioggia, Sala Cartia.
Infine, vorrei ringraziare il gran numero di persone che avrebbero voluto contribuire, ma che non hanno potuto per svariate ragioni, e una di queste è perché le azalee sono letteralmente andate a ruba. Ebbene, la cosa più importante, a mio avviso, non è la donazione ricevuta per le 104 piantine, ma il sì di centinaia e centinaia di persone, il moto spontaneo e genuino del loro cuore. È tanta testimonianza che rende interessante l’esserci, qui e adesso, e che dice come la parola definitiva sull’uomo sia il Bene per cui è fatto.
È il primo anno che partecipo a questo evento con l’onere e l’onore di essere capo delegazione AIRC della nostra città. Sono certo che l’anno prossimo potrete essere ancora di più a contribuire. Per l’immediato spero di poter organizzare a Rosolini degli eventi di sensibilizzazione e, perché no, anche delle tavole rotonde con i ricercatori AIRC.
Prof. Salvatore Grillo