“Le emozioni che diventano poesia”, presentata in Sala Cartia la silloge poetica di Rita Buscemi
Una sala letteralmente gremita di gente per la presentazione di Cristalli di Vita, la silloge poetica di Rita Buscemi.
Un’atmosfera suggestiva questo pomeriggio in Sala Cartia e tanta partecipazione da parte dei presenti che sono stati travolti dalle emozioni delle liriche lette dalla stessa autrice e da Salvatore Raimondo, Presidente della Corale Libere Armonie.
A moderare il bellissimo incontro l’elegante Antonella Monaca, poetessa e componente di Cultura e Dintorni, che ha presentato gli ospiti: Rita Buscemi, il Prof. Corrado Calvo, scrittore stimatissimo e Presidente di Cultura e Dintorni e l’Assessore Concetta Cappello. “Sono felice di conoscere Rita e di essere presente alla presentazione di questo libro – ha detto l’assessore durante i suoi saluti istituzionali. “La poesia – ha continuato- è l’emozione che si fa parola e che racconta quello che siamo. Noi stasera siamo qui per accogliere le emozioni di Rita Buscemi“.
A intrattenere una conversazione con l’autrice, come da “tradizione” per gli appuntamenti dell’associazione locale, è stato il Prof. Corrado Calvo dopo una breve introduzione alla silloge.
“Cristalli di Vita è l’opera prima di Rita Buscemi, una silloge poetica – ha spiegato il Prof. Calvo- che cerca l’essenza della vita. La sua poesia vuole essere un tocco dell’anima che sproni l’uomo a uscire dall’angolino dell’esistenza, frastagliata e intrisa dall’affanno e dalle insicurezze che nascono non appena ci affacciamo, con lo sguardo, nell’abisso dell’ignoto. Un ignoto che non dobbiamo cercare fuori ma dentro di noi. Rita Buscemi fa questo: fionda lo sguardo nelle profondità oscure e inconfessate del suo io e nel mistero della fede ponendosi interrogativi che l’uomo si pone fin dalla nascita”.
Cos’è la vita, cos’è la morte? Queste le domande che Rita Buscemi racconta in versi, con delicatezza di sentimenti ed emozioni sincere, “non fuggendo però, mai – ha aggiunto il Prof. Calvo- al conflitto tra materiale e spirituale, tra convinzione sociale e libertà di scelta”.
Rita Buscemi è sempre stata circondata da libri e amare la lettura è stato, per lei, un passo naturale e spontaneo. Ha sempre scritto, “per diletto”, racconta ai presenti in sala, “ma piano piano queste energie acquisivano una forma diversa. Non le riconoscevo più, non mi bastava più guardare in superficie le mie emozioni e scrivere solo per me. Avevo bisogno di conoscermi e farmi conoscere condividendo le mie emozioni. Avevo bisogno – ha continuato- di bloccare quello che provavo, come un fermo immagine, che a volte mi trafigge e a volte attraversa l’anima, e fare un atto di coraggio andando oltre il recinto, oltre la siepe. Volevo scoprire cosa c’era, al di là della siepe, e ho scoperto che c’è la vita.
A permeare le liriche -e la vita- di Rita Buscemi è stata la sua formazione cattolica cristiana. Profondi i temi trattati: la fede, la morale, il creato, l’amore cristiano, l’amore sofferto. Ma i temi più ricorrenti nella sua silloge sono i due “misteri più grandi“, quello della vita e della morte. “Metafore – ha detto l’autrice- della caduta e della rinascita. Una il proseguo dell’altra“.
Le letture sono state intermezzate da momenti musicali del Duo Pitino-Assenza con i bravissimi chitarristi Mattia Pitino e Francesco Assenza che hanno aperto la serata con una danza d’amore rinascimentale.