Elezioni amministrative 2021, si vota tra metà settembre e metà ottobre
L’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha approvato il disegno di legge che stabilisce il rinvio delle elezioni in 42 Comuni dell’Isola. Si tratta di Comuni che dovevano andare al voto in primavera e che a causa della pandemia hanno visto saltare le elezioni.
Le consultazioni si terranno in una data compresa tra metà settembre e metà ottobre, probabilmente la data esatta sarà quello di domenica 17 ottobre.
Slittano le consultazioni anche per i Comuni sciolti per mafia e rinviate anche le elezioni di secondo livello nei Liberi consorzi.
Questi i Comuni che andranno al voto in autunno: in provincia di Agrigento Canicattì, Favara, Montallegro, Montevago e Porto Empedocle; nel Nisseno San Cataldo e Vallelunga Pratameno; nel Catanese Adrano, Caltagirone, Giarre, Grammichele e Ramacca; in provincia di Enna Calascibetta; nel Messinese Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta, Patti, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore e Torregrotta; nel Palermitano Alia, Montelepre, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Terrasini; in provincia di Siracusa Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini e Sortino; nel Trapanese Alcamo e Calatafimi-Segesta. Si voterà nella stessa tornata anche nei Comuni di San Biagio Platani (Agrigento) e Vittoria (Ragusa), sciolti per mafia. I Comuni di Mezzojuso e Torretta (Palermo), oltre a quello di Misterbianco (Catania) andranno al voto invece in un turno straordinario previsto tra il 15 ottobre e il 15 dicembre.