Museo, indignato il Prof. Meli: “Poidimani messo da parte proprio nella città che gli ha dato i natali”
Dopo il susseguirsi di interventi contro la nascita del museo Poidimani, la cui realizzazione era quasi ultimata, interviene ancora una volta il Professor Piero Meli, autore di una biografia su Biagio Poidimani e rappresentante della famiglia Poidimani per la realizzazione a Rosolini di un museo civico sul congiunto. Il Professor Meli si dice “sempre più amareggiato” nel vedere che la bega politica, nella nostra città, ha sempre il sopravvento sulla Cultura e condanna Rosolini all’immobilismo.
“A proposito del museo Biagio Poidimani – scrive il Professore Meli-, resto profondamente indignato nel dover costatare che la collettività rosolinese sarà privata di un Bene Culturale di così enorme spessore artistico e culturale, per poi aggiungere che un suo figlio illustre insieme alle sue sculture che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, verrà messo da parte proprio nella città che gli ha dato i natali.
Rimango senza parole, sbigottito e incredulo che nella mia Rosolini la politica pensi ancora alle prossime elezioni e non alle future generazioni.
Come sempre nella nostra città la bega politica ha il sopravvento sulla Cultura con la lettera maiuscola. Non è infatti, la prima volta che a Rosolini si verificano fatti del genere.
Ricordo il progetto del percorso archeologico su Cava Grande mirante a facilitare ai turisti la visita alla necropoli di Cava Lazzaro. Progetto portato avanti dall’Arch. Pippo Libra insieme al sottoscritto entrambi componenti dell’allora “Gruppo di Studio Le Timpe”; progetto che naufragò nel nulla. Ricordo ancora i vari tentativi per fare acquisire al Comune di Rosolini la Basilica Bizantina di Palazzo Platamone, tentativi svaniti nel nulla. Tutti progetti attuabili ma andati in fumo.
Ora se ne aggiunge un altro: la sparizione di “Spazi Cultura Biagio Poidimani”. Anche questa volta, a Rosolini, la Cultura che migliora i popoli viene messa da parte.
Tutto ciò è avvilente e mortificante. Ristrutturare Santa Caterina…? se ne parla dal 2014 e cu sapi se ci campamu, e con questo la finisco qui”.