Area Dem: “Si dimetta il Segretario Provinciale Adorno”, è crisi nel Pd di Siracusa

Area Dem: “Si dimetta il Segretario Provinciale Adorno”, è crisi nel Pd di Siracusa

“Lo stato di stallo in cui si trova oggi il Partito Democratico della provincia di Siracusa è una situazione nella quale non ci sentiamo a nostro agio”

La nota di oggi, a firma dei componenti dell’Assemblea Provinciale del Partito Democratico della provincia di Siracusa aderenti ad “Area Dem” eletti con la mozione “Ricostruiamo”, è un vero e proprio terremoto politico interno al Partito Democratico. I firmatari, senza giri di parole, chiedono le dimissioni dell’attuale segretario provinciale Salvo Adorno. “È stato un anno nel quale il partito è rimasto fermo, immobile, senza momenti di partecipazione e confronto e senza saper sviluppare un’azione incisiva in grado attrarre consenso“.

Secondo i firmatari, le dimissioni dell’attuale segretario Adorno “garantiranno l’avvio di una nuova fase di ricomposizione ampia e senza preconcetti all’interno del partito“.

I firmatari del documento sono 33 componenti eletti sui 72 in totale ma hanno aderito anche altri 4 esponenti del partito, Giuseppe Demma (componente Direzione Regionale), Piergiorgio Gerratana (componente Assemblea Regionale) Vincenzo Pupillo (componente Assemblea Regionale e membro di diritto dell’Assemblea Provinciale) e Salvatore Sbona (componente di diritto dell’Assemblea Provinciale). La richiesta dei componenti è chiara: il segretario Adorno ha creato “immobilismo del partito” e deve dimettersi. Spaccatura profonda nell’Assemblea Provinciale del Pd siracusano.

Abbiamo vissuto un anno nel quale nessuna delle sporadiche iniziative assunte dal partito è stata concordata e condivisa; nel quale ognuno si è arrogato il diritto di parlare pubblicamente in nome e per conto del Partito Democratico su questioni sulle quali nessun deliberato degli organi statutariamente eletti era mai stato preso.
Abbiamo vissuto un anno nel quale gli organi che avrebbero dovuto presiedere al corretto funzionamento del partito non sono stati costituiti (la Direzione Provinciale, il Comitato di Tesoreria) o sono stati bloccati (la Commissione Provinciale di Garanzia) per la pretesa di imporre decisioni dirette a controllarli; nel quale non sono state affrontate e approfondite questioni fondamentali quali le elezioni amministrative nei Comuni e la successiva analisi del voto, con effetti drammaticamente negativi nella tornata del 2020 a partire da quello di non aver neppure presentato una lista di riferimento del PD nelle elezioni comunali di Augusta, secondo centro della provincia per importanza e dimensione”.

Per gli appartenenti ad Area dem, sempre in tema elezioni, il rinvio delle elezioni amministrative nei comuni di Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini e Sortino potrebbe offrire la possibilità di approfondire una discussione diretta a dare una concreta mano di aiuto ai Circoli impegnati in quello che viene definito un compito “quasi proibitivo di rendere competitiva la loro partecipazione alle elezioni”.

“È stato un anno segnato dalla pandemia e dalle conseguenze che ha prodotto: le malattie, la scomparsa di tante persone fragili, la pressione sui servizi sanitari, i gravi effetti socio-economici generati dai licenziamenti e dalla perdita di prospettive per il futuro. E’ venuta a mancare la socialità e sono aumentati nei cittadini le paure e i momenti di sconforto. Tutto questo avrebbe
dovuto e dovrebbe far scaturire nel gruppo dirigente grande senso di responsabilità con una presa di coscienza collettiva che le divergenze vanno accantonate e che occorre sviluppare un’azione unitaria e condivisa in grado di garantire certezze a una società sempre più smarrita. Nel Partito Democratico della provincia di Siracusa tutto ciò non è avvenuto. È perdurata una logica di “vincitori e vinti” che ha avuto come unico effetto l’annullamento di ogni forma di presenza sostanziale utile ad affrontare la fase che si stava e si sta vivendo e la classificazione di ogni questione sollevata all’interno di uno schema di sopravvivenza di gruppo dirigente, a prescindere da oggettive valutazioni di merito e di metodo. Nel Partito Democratico della provincia di Siracusa tutto ciò non è avvenuto. E’ perdurata una logica di “vincitori e vinti” che ha avuto come unico effetto l’annullamento di ogni forma di presenza sostanziale utile ad affrontare la fase che si stava e si sta vivendo e la classificazione di ogni questione sollevata all’interno di uno schema di sopravvivenza di gruppo dirigente, a prescindere da oggettive valutazioni di merito e di metodo. Questo è accaduto nonostante, invece, in sede nazionale nel partito è sempre prevalso il senso del dovere e quello dello Stato, anche quando la situazione è diventata estremamente difficoltosa e, stando al Governo, il partito si è venuto a trovare ad affrontare una rotta incerta e insicura”. 

E da qui lo sguardo al governo nazionale come ispirazione: “La nuova fase storica che si è aperta, che ha trovato nella figura preziosa e ferma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella un punto di riferimento insostituibile, ha visto la nascita di un Governo di responsabilità nazionale guidato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e l’avvio di una nuova stagione per il Partito Democratico affidata alla Segreteria di Enrico Letta. Si tratta di una fase nella quale tutti siamo chiamati ad assumere un ruolo da protagonisti responsabili nello sforzo costruttivo di conquistare la fiducia dei cittadini e di programmare il futuro. E’ iniziato un tempo di collaborazione e non di contrapposizione, di unione in un progetto ambizioso, faticoso, popolare, coinvolgente che si coniughi con le sensibilità e le istanze dei territori e rilanci il partito rendendolo motore della partecipazione delle comunità alle scelte.
Queste considerazioni ci spingono a ritenere che il Segretario Provinciale Salvo Adorno dovrebbe dare le dimissioni dalla carica che ha sinora ricoperto per avviare una nuova pagina di gestione condivisa del Partito Democratico della provincia di Siracusa, che potrà avvenire solo lavorando insieme con spirito di servizio e rispetto reciproco”.

I firmatari del documento: 

1)Adamo Alessia
2) Assenso Concetta
3) Assenza Raffaele
4) Bonfiglio Annalisa
5) Boscarino Roberta
6) Campagna Luciano
7) Carnazzo Sebastiano
8) Cortese Alessandra
9) Cutrufo Gaetano
10)Cutrufo Graziano
11)Di Grande Salvatore
12)Fazzina Carmelo
13)Ferrara Giulia
14)Filletti Daniela
15)Firenze Andrea
16)Firenze Gaetano
17)Fisicaro Davide
18)Fontana Emanuele
19)Giuca Giovanni
20)Limer Rita
21)Maltese Isabella
22)Mangiameli Alfio Santo
23)Monaca Marilena
24)Narzisi Lucia
25)Procopio Elena
26)Raineri Francesca
27)Raiti Maria Daniela
28)Rametta Salvatore
29)Russo Valentina
30)Sbona Ester
31)Schembri Giuseppe
32)Spicuglia Luciano
33)Tripoli Claudio

Al Documento aderiscono anche:
1) Demma Giuseppe (componente Direzione Regionale)
2) Gerratana Piergiorgio (componente Assemblea Regionale)
3) Pupillo Vincenzo (componente Assemblea Regionale e membro di diritto dell’Assemblea
Provinciale)
4) Sbona Salvatore (componente di diritto dell’Assemblea Provinciale).

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