“La terapia della risata”, grandi consensi per l’incontro col dott. Scirpo
E’ piaciuto davvero tanto l’incontro di giovedì 21 gennaio, “La terapia della risata”, promosso dalle associazioni Fidapa sez. di Rosolini e da Cultura & Dintorni. Tante le persone radunatesi nella Sala di Santa Caterina per ascoltare il dott. Franco Scirpo, lo psicologo italo- americano che per primo ha introdotto in Italia la “risoterapia” in ambito ospedaliero e che vanta nel suo curriculum un seminario con Patch Adams.
“Il dott. Scirpo, ad oggi, – ha spiegato Ignazia Iemmolo Portelli, presidente della Fidapa nell’introdurre il “personal trainer della risata”- ha creato numerosi centri in tutta Italia, definiti “Clubs della Risata”, e quello che fa durante i suoi incontri, è proprio insegnare a ridere. Un’azione apparentemente semplice, ma nella pratica meno, e che oggi si pone come una nuova frontiera nelle terapie del benessere. In fondo, lo dicevano già i nostri nonni che “il riso fa buon sangue”.
Ridere, così come emerso durante l’incontro, fa bene non solo all’umore, ma anche al corpo e i sorprendenti effetti della terapia della risata li ha elencati il dottor Scirpo. “Da bambini ridiamo dalle 300 alle 400 volte al giorno. Da adulti, invece, non ridiamo più di 5 minuti al giorno. E’ un peccato perché quando si ride tutto il nostro organismo viene coinvolto: dal diaframma ai polmoni che si riempiono d’aria e ossigenano il sangue, e mentre il sistema biochimico immette nuove endorfine, serotonina ed anticorpi, la mente si spegne e si rilassa. Tutto questo è gratuito, a portata di mano, ma ci hanno condizionato a ridere poco o non più del dovuto”.
La risata è un meccanismo che si sviluppa a prescindere dal senso dell’umorismo, e il “risologo” ha svelato come procurare il riso senza dover necessariamente ricorrere a battute di spirito. Una risata di gusto aumenta l’irrorazione sanguigna degli organi interni; migliora il tono muscolare addominale, ma agisce anche sull’autostima, aumentando le “energie psichiche” capaci di neutralizzare gli effetti dello stress e dell’ansia; sviluppando una maggiore predisposizione ai rapporti sociali. Una premessa che ha lasciato spazio a una pratica esilarante, regalando agli intervenuti un’esperienza di gruppo per incentivare la risata nella vita. Tanti i tipi di risata sperimentati: dalla risata al cellulare, a quella della riconciliazione; la risata di benvenuto e quella del leone, per concludere con la risata silenziosa apprendendo nuove tecniche di respirazione e rilassamento per riconciliarsi con se stessi.
“La felicità – ha concluso lo specialista – non dipende da doni materiali ma da voi. Prendetevi meno seriamente e ridete un po’ di più. Perché chi ha il coraggio di ridere, è padrone del mondo”.
Alessandra Brafa