Crisi politica, il consigliere Enzo Vigna: “Non entrerò mai in questa maggioranza”
La matassa della crisi politica a Rosolini non vuole ancora saperne di sbrogliarsi. Il consigliere Enzo Vigna intanto, dopo essere stato accusato di “bluff” dal Presidente del Consiglio Piergiorgio Gerratana nel corso dell’intervista rilasciata alla nostra testata, replica con estrema chiarezza, senza lasciare alcun dubbio.
“Il Presidente del Consiglio Piergiorgio Gerratana considera il mio e quello del consigliere Giovanni Spadola un bluff? Io non sono un giocatore di poker, ma forse il Presidente lo è dato che riesce a leggere e interpretare a suo modo dichiarazioni invece molto chiare da parte degli avversari“- dichiara il consigliere Vigna. “Io, nel mio intervento in consiglio comunale, ho solo detto il Sindaco non può andare avanti con questi numeri e l’ho invitato a dimettersi per evitare una consequenziale e logica mozione di sfiducia. Se il Presidente del Consiglio e il Pd intero ha intenzione di mascherare i suoi dubbi e le sue titubanze con interpretazioni assurde della mia dichiarazione, sta sbagliando strada”.
“Sono sempre stato coerente” – continua il consigliere Vigna. “Mi è stato chiesto più volte, nella prima crisi e nella seconda, di entrare in maggioranza, ma io per coerenza politica e dignità personale ho sempre scelto di mantenere il mio ruolo in opposizione che continua ancora ad essere tale, senza la minima titubanza. Io rivesto solo il ruolo di consigliere comunale e non ho interesse a stare in Consiglio se non quello del bene della città, a differenza del Presidente che continua ad avere dubbi, con il suo partito, perchè deve difendere una posizione molto comoda. E aggiungo che un partito serio e strutturato come il Pd dovrebbe avere la capacità di scegliere che via intraprendere in modo autonomo, senza tirare in ballo altri consiglieri. Se ha il Pd ha la forza per rientrare e chiedere gli assessorati che vuole, lo faccia, ma è bene che lasci stare l’opposizione e in questo caso me che ho sempre mantenuto chiaramente la mia posizione in minoranza sulla quale non nutro ancora il minimo dubbio”.
E poi la sua ultima provocazione al Pd: “Se avessi voluto entrare in maggioranza lo avrei già fatto, perchè sono sempre stato invitato a farlo ma sono rimasto coerente con il mio ruolo e le mie visioni. E dirò di più: se io fossi rientrato, assieme alla consigliera Annamaria Cataudella, non si parlerebbe nemmeno più del Pd in maggioranza. Potevamo far raggiungere il numero 6 a Incatasciato per evitare la sfiducia e il problema Pd nemmeno si porrebbe”.
Una posizione, quella del consigliere Vigna, che è stata ribadita con chiarezza stamattina dal consigliere d’opposizione Tino Di Rosolini. “L’opposizione è coesa e nessuno cambierà idea, il Pd faccia la sua scelta” – diceva Di Rosolini. Qui la sua intervista.