Migranti, il pugno duro dell’ordinanza di Musumeci: “La Sicilia non sarà invasa”

Lo aveva anticipato con un lungo post pubblicato ieri sulla sua pagina facebook e nella notte è stata pubblicata l’ordinanza.

“La Sicilia- scriveva il Presidente ieri sera– non può continuare a subire questa invasione di migranti. Tra poche ore sarà sul mio tavolo l’ordinanza con cui dispongo lo sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti. Le regole europee e nazionali sono state stracciate. L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso – malgrado i nostri appelli – di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti. C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. E non capiscono quanto stia crescendo la tensione. Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo?”

E proprio nella notte arriva la sua ordinanza:

Entro le ore 24 del 24 agosto 2020, tutti i migranti presenti negli hotspot ed in ogni centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti e/o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della Regione siciliana, non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio” – si legge nell’ordinanza annunciata dal presidente della Regione siciliana.

Il provvedimento, composto da tre articoli, prevede anche il “divieto di ingresso, transito e sosta nel territorio della Regione siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, “comprese quelle delle ong”.

Una decisione adottata “al fine – si legge all’articolo 2 – di tutelare e garantire la salute e la incolumità pubblica, in mancanza di strutture idonee di accoglienza”.

“Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza – dice il Presidente. “Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni”.

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