Avola: poliziotti eroi salvano da un incendio coppia di anziani e nipote
Uno dei poliziotti è il rosolinese Giuseppe Calvo
Non si ferma neanche in un torrido sabato sera di inizio agosto, l’attività degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, quando, al centralino del Commissariato di Avola, giunge la segnalazione di un incendio in un garage di una via centrale di Avola. Gli agenti di servizio impegnati in attività di controllo del territorio si precipitano sul posto e notano da subito che la serata sarà più calda di quando dice il meteo.
Nella serata di ieri, sabato 01-08-2020, personale della Polizia di Stato in forza al Commissariato di PS di Avola, in servizio di Volante, è intervenuto per un incendio in uno stabile ricadente al civico 33 della locale via Rattazzi. Gli operatori giunti sul posto, tra cui il rosolinese Giuseppe Calvo, notavano fuoriuscire dal garage dell’abitazione indicata una copiosa quantità di fumo che invadeva completamente la strada, impedendo di fatto la circolazione dei veicoli, e pertanto, notiziata la locale sala Cot per l’invio delle forze e dei mezzi di supporto, al fine di evitare ulteriori conseguenze legate all’incombente pericolo, decidevano di intervenire anticipando l’arrivo sul posto del personale di soccorso sollecitato.
In particolare, informati dai vicini accorsi, apprendevano della presenza nello stabile di una coppia di anziani e della loro nipote, affetta da problemi psichiatrici, per cui, sfidando la coltre di fumo, si introducevano all’interno del vano scala e, al primo piano trovavano i due novantenni impauriti e confusi, debilitati e quasi privi di capacità di reazione; con non poche difficoltà, riuscivano comunque a convincerli a muoversi e ad abbandonare l’immobile che andava repentinamente evacuato, accompagnandoli fino in strada, in salvo.
La loro preoccupazione per la nipote, al limite della disperazione, spronava i due poliziotti ad una seconda sfida contro quel muro di fumo: recuperati dei fazzoletti di carta, ponendoli a mo’ di filtro su bocca e naso, ripercorrevano le scale, stavolta fino all’appartamento sito al secondo piano, ove riuscivano ad entrare forzando con poderose spallate il portoncino d’ingresso: la donna si era chiusa in bagno e non ne voleva sentire di aprire ai ragazzi; tutto ciò complicava le cose giacché l’intervento rischiava di subire un pericolosissimo rallentamento. Solo grazie all’esperienza maturata negli anni di servizio e alla tenacia che pervade ogni bravo poliziotto nell’assolvimento del proprio dovere, quando ormai la tossicità degli ambienti stava per rasentare il limite, la donna si convinceva e si lasciava aiutare fino a guadagnare l’uscita e la messa in sicurezza.
Solo dopo, sul posto giungeva personale dei Vigili del Fuoco che domava l’incendio, verosimilmente divampato per un corto circuito. In esito all’intervento di due ambulanze del 118 con medico a bordo, venivano prestate le prime cure ai residenti dello stabile, intossicati e fortemente scioccati per l’occorso.
I due agenti, terminato l’intervento e messo in sicurezza i luoghi, al termine delle incombenze di rito, decidevano di portarsi presso il locale nosocomio per accertamenti in quanto il fumo inalato aveva provocato delle irritazioni alle vie respiratorie. Difatti, dopo gli esami esperiti, entrambi venivano dimessi con una prognosi di 2gg perché affetti da infiammazione alle vie aeree superiori dovuta ad eccessiva inalazione di monossido di carbonio.
Fonte: comunicato stampa Polizia.