Quei cassonetti di indumenti usati che ogni notte si trasformano in discarica abusiva
È un’immagine che si ripete a ogni nuova alba: la mattina passa il netturbino di “buona volontà” che raccoglie tutti gli indumenti che ricoprono la piazzola e dopo poche ore quello stesso disastro ricomincia a formarsi per diventare, nelle ore tarde, una piccola discarica abusiva a cielo aperto.
Succede in uno dei tanti ingressi del paese, in via Circonvallazione, nella piazzola che si trova esattamente dietro il Cimitero Comunale in cui da tempo sono installati i cassonetti per la raccolta degli indumenti, in cui si possono inserire vestiti, scarpe e borse usate. Purtroppo però l’inciviltà è più contagiosa dei buoni propositi.
C’è qualcuno che bazzica costantemente in quella piazzola alla ricerca di indumenti usati e spesso mandando pure in esplorazione i bambini, nonostante la chiusura ermetica, che con le loro braccine riescono ad estrarre più facilmente gli indumenti dalla campana: che poi, per carità, se ne hanno bisogno e li trovano non può che farci piacere.
Ma “naturalmente” quelli estratti e scartati finiscono sempre a terra e lì restano.
Ma non è tutto, perché il disordine continuo di abiti induce altri, ancora più incivili, a considerare quella zona una discarica abusiva. Persone che si sentono autorizzate ad abbandonare piccoli e grandi rifiuti ingombranti, come quella bella poltrona vintage piazzata al centro del caos. C’è chi ne approfitta per abbandonare sacchi di immondizia o suppellettili non più gradite pensando che tanto qualcuno passerà a raccogliere abiti e spazzatura.
E poi c’è chi pensa di semplificare la procedura abbandonando i vestiti ai piedi del cassonetto, perché a inserirli nella apposita fessura si fa troppa fatica. Insomma, le postazioni con i cassonetti gialli favoriscono più il degrado che la generosità.
Uno spettacolo indecoroso in uno dei tanti ingressi della città. Davvero un ottimo biglietto da visita.