La Misericordia compie i suoi 25 anni al servizio di Rosolini e dei bisognosi
Sono 25 anni di servizio alla città: senza sosta e con enorme spirito di sacrificio oltre che grande professionalità.
25 anni di vita per la Misericordia di Rosolini diventata, nel corso degli anni, un punto di riferimento “istituzionale” per tutti i cittadini.
Una realtà, guidata dal Governatore Nino Savarino, che non si è fermata neanche in emergenza Covid e che anzi ha rappresentato un fondamentale tassello per la gestione dell’emergenza sanitaria specie per i cittadini più deboli: dalla consegna dei farmaci ai generi di prima necessità. Ancora una volta la grande famiglia della Misericordia ha dimostrato di non tirarsi indietro quando c’è bisogno di dare sostegno ai suoi concittadini.
“Per festeggiare adeguatamente il nostro venticinquennale avevamo pensato ad un anno di iniziative, manifestazioni, convegni, mostre, concorsi e feste” – ha scritto il governatore Nino Savarino sul sito web della Misericordia. “Il venticinquennale doveva rappresentare il punto di ripartenza, avendo sempre ben chiaro che il nostro agire ha senso nella dimensione del Vangelo. Purtroppo la terribile pandemia che si è abbattuta sul mondo intero e che ha colpito duramente la nostra nazione ha scombinato i nostri piani”.
Ma un punto di “ripartenza” in fondo c’è stato: ripartire con la consapevolezza che la Misericordia affronta con coraggio, sacrificio e passione anche i tempi più terribili; stessa passione, coraggio e anche ottimismo che infonde poi ai cittadini di cui si occupa.
Per questo 25esimo compleanno della Misericordiamo, postiamo per intero il testo a firma del Governatore Savarino, dedicato ai suoi volontari e a tutta la città, non prima però di aver rinnovato i nostri più sinceri auguri a questa splendida realtà tutta rosolinese.
Il testo del governatore:
“Era il 5 giugno 1995 quando 13 di noi ci siamo ritrovati nello studio notarile del dott. Filippo Morello a Ispica per la firma dell’atto costitutivo che ha dato vita alla nostra Confraternita.
Dopo una gestazione non semplice, che ha visto nell’indimenticato mons. Corrado Contarina uno degli artefici principali, decidevamo di impegnarci in questa nuova avventura per dotare la nostra città di un’ambulanza e di volontari preparati nelle emergenze sanitarie.
Allora non era ancora stato istituito il 118 e a Rosolini l’unico mezzo di soccorso era una vecchia ambulanza praticamente sempre guasta. I cittadini erano costretti, in caso di necessità, a raggiungere l’ospedale con mezzi propri o di fortuna.
Anno dopo anno la Misericordia è cresciuta sempre di più e ha ampliato i suoi servizi, ponendo attenzione anche alle esigenze sociali della collettività.
Vennero fondati, nel 1996 il Gruppo Donatori di Sangue Fratres San Luigi e, negli anni a seguire, il Nucleo Sommozzatori, la Polisportiva Misericordia di Rosolini e la Cooperativa Sociale Buon Samaritano.
La Misericordia si è anche impegnata nell’ambito delle cosiddette emergenze di massa, costituendo al suo interno il Gruppo di Protezione Civile che, diretto dal vice governatore Salvatore Magrì, si è distinto in numerose attività a sostegno delle popolazioni colpite da varie calamità naturali, anche fuori dall’Italia. Mi piace ricordare, in proposito, gli interventi in occasione del terremoto che nel 1997 ha colpito l’Umbria e le Marche, dell’alluvione di Sarno e Quindici del 1998 e del terremoto che colpì il Molise nel 2002.
Il Gruppo di Protezione Civile è stato anche impegnato in missioni umanitarie, come la Missione Arcobaleno in terra d’Albania, in grandi eventi, come il Giubileo dei Giovani a Roma nel 2000, e in occasione di sbarchi di clandestini.
Numerose sono state anche le iniziative di carattere culturale che, oltre all’organizzazione di convegni, studi e seminari sul volontariato, sulle povertà e sul terzo settore, hanno visto l’istituzione del gruppo AREA 3, impegnato, sotto la direzione di Salvatore Cataudella, nella valorizzazione della nostra cultura enogastronomica e l’importante esperienza del periodico La Voce della Misericordia, fondato e diretto dal compianto cavaliere e amico Luigi Faraone.
Ma l’elemento maggiormente qualificante della nostra Confraternita è il fattore umano.
Sono i nostri volontari che, a costo di grandi sacrifici, frequentando corsi e aggiornamenti, hanno sempre garantito servizi puntuali e competenti alla collettività, sperimentando in concreto l’amore verso il prossimo.
Il nostro registro dei volontari conta oltre mille persone che hanno dedicato parte della loro vita al servizio gratuito dei più bisognosi.
Per festeggiare adeguatamente il nostro venticinquennale avevamo pensato ad un anno di iniziative, manifestazioni, convegni, mostre, concorsi e feste. Il nostro intento non era soltanto quello di celebrare un quarto di secolo di storia, ma anche quello di interrogarci sulle cose da migliorare, sulle nuove povertà, sul nostro impegno per il prossimo futuro. Il venticinquennale doveva rappresentare il punto di ripartenza, avendo sempre ben chiaro che il nostro agire ha senso nella dimensione del Vangelo.
Purtroppo la terribile pandemia che si è abbattuta sul mondo intero e che ha colpito duramente la nostra nazione ha scombinato i nostri piani.
La Misericordia di Rosolini durante i due mesi appena trascorsi ha dato il suo contributo, soprattutto nella distribuzione di farmaci e generi di prima necessità. Nel nostro piccolo abbiamo voluto esserci, assieme alla generosità di molti nostri concittadini.
Questo periodo tristissimo, tuttavia, ci ha fatto comprendere come nulla è scontato nella nostra vita e che bisogna sempre avere cura dell’essenziale.
Ciò che conta è l’amore reciproco nella dimensione cristiana, è l’amore verso i poveri e i sofferenti, è l’attenzione verso chi si trova nella solitudine e nel bisogno.
Non c’è più posto per l’egoismo.
Abbiamo capito che i volontari della Misericordia hanno un’altra nuova missione da compiere: quella di ricordare a tutti e di vivere in prima persona che quell’“andrà tutto bene”, che si è ripetuto all’infinito durate il centro della pandemia, non è uno slogan ma un comportamento concreto di reciproco sostegno.
Avere cura l’uno dell’altro, ecco la nuova dimensione sociale.
Partendo da questa consapevolezza, quando le condizioni sanitarie ce lo consentiranno, festeggeremo in modo nuovo il nostro venticinquennale.
Ringrazio tutti i volontari che nel corso di questi 25 anni si sono spesi per Rosolini e per i bisognosi.
Ringrazio i responsabili dei gruppi e delle strutture della nostra Misericordia che sostengono l’azione concreta della Confraternita.
Ringrazio quanti vivono quotidianamente la vita associativa e che rendono possibile la nostra attività.
Ringrazio i nostri benefattori, che invito a non farci mai mancare il loro sostegno.
Ringrazio tutti i rosolinesi, che ci sono stati sempre vicini.
A tutti ricordo che la Misericordia di Rosolini è la Misericordia dei rosolinesi.
Auguri a tutti noi.
Ad majora”.
Nino Savarino
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