L’opposizione diserta la conferenza in streaming, Gerratana: “Io osservo solo la legge ma forse qualcuno ne è allergico”
L’opposizione diserta, dopo la prova generale, anche la prima conferenza dei capigruppo che era stata convocata dal Presidente del Consiglio Piergiorgio Gerratana per ieri mattina alle 11.
Dei 10 consiglieri d’opposizione convocati nessuno era presente, assenza già prevedibile e preannunciata anche se velatamente dalle loro personali dichiarazioni contro il “sistema streaming” e la “democrazia mancata” da parte del Presidente del Consiglio che ha deciso da solo la modalità di lavoro in videoconferenza senza mai aver consultato il civico consesso.
Lavoro politico e soprattutto prettamente amministrativo che per forza di cose, al momento, pare procedere a rilento, nei casi in cui è comunque possibile procedere senza che l’assenza comporti addirittura un blocco totale.
A decidere “il da farsi” però -secondo il Presidente Gerratana– spetta solo all’opposizione.
“Sono in attesa che i consiglieri decidano di tornare ad adempiere ai loro doveri. I lavori delle Commissioni sono indietro, alcun fermi ancora a dicembre e io ho fornito ai consiglieri lo strumento per poter procedere comunque con i lavori, quindi attendiamo che procedano”.
Nessun “passo indietro” quindi da parte del Presidente del Consiglio? Nessun accordo possibile con l’opposizione per poter tornare in aula in sicurezza e continuare i lavori? Secca la sua risposta:
“I passi indietro si fanno quando si commettono degli errori, io sto solo adempiendo alla legge e se qualcuno è allergico alla legge non posso farci nulla.
Il presidente del Consiglio dei Ministri con il decreto di marzo ha imposto che le assemblee si riunissero in videoconferenza e io, nell’adempiere alle previsioni di legge, non posso procedere alla creazione di un assembramento dentro un’aula.
Quasi tutti i comuni italiani, con o senza polemiche, stanno comunque lavorando con questa modalità. Il comune di Bari ci ha approvato addirittura il bilancio, il Comune di Modica ha convocato il primo Consiglio in streaming solo qualche giorno fa e noi invece, siamo stati tra i primi ad avere avuto lo strumento in mano e se non fosse per l’ostruzionismo di questi signori avremmo celebrato il primo consiglio già un mese fa.
Io questa cosa non riesco a concepirla, a meno che pensano semplicemente di fermare le innovazioni tecnologiche che ci permettono di progredire anche da un punto di vista istituzionale”- conclude il Presidente.