“Quei lavori hanno devastato la cava di Croce Santa”, la denuncia della Macrostigma contro il Genio Civile
“Quei lavori hanno recato danno all’ambiente e alle proprietà private”.
Sotto accusa i lavori effettuati e poi sospesi da parte del Genio Civile di Siracusa nell’alveo di cava di Croce Santa.
A puntare i riflettori su quell’intervento è l’Associazione Macrostigma International, di cui è presidente Pietro Armenia, secondo la quale gli interventi effettuati nell’alveo hanno oggi provocato, a seguito di alluvioni, “ingenti danni alle proprietà di privati, devastazioni nell’intera area di cava Croce Santa con la creazione di enormi voragini, distruzione della strada di accesso ai fondi privati sottostanti e estirpato alberi trentennali di noci, ulivi e gelsi“. Il tutto senza che questi lavori abbiano ottenuto preventivamente, come afferma la Macrostigma, il “nulla osta” da parte della soprintendenza di Siracusa “in quanto l’area ricade in zona archeologica con vincolo paesaggistico“.
La lettera di denuncia della Macrostigma è stata inviata ieri al Prefetto di Siracusa, al Dipartimento Protezione Civile Regionale, alla Soprintendenza ai beni ambientali, paesaggisti e archeologici di Siracusa, al sindaco del Comune di Rosolini e al genio Civile di Siracusa.
La Macrostigma, che si riserva di attivare forme di protesta democratica per sensibilizzare l’opinione pubblica, chiede con forza al Genio Civile di “sospendere immediatamente il proseguimento di eventuali altri lavori per non arrecare ulteriori danni all’ambiente circostante e alle proprietà private“.
Nello stesso tempo chiede il “ripristino dei luoghi devastati a seguito dei lavori eseguiti dalla ditta incaricata dal Genio Civile” e di accertare, visto che “per fortuna” i lavori non sono stati ultimati, “se sono stati emessi pagamenti per opere non concluse”.