“Rischiano multa e arresto”, ordinanza del sindaco che ribadisce le regole delle attività di vendita di prima necessità
Lo ha imposto il Sindaco Incatasciato con ordinanza di ieri, 2 aprile: tutte le attività commerciali di vendita di beni di prima necessità dovranno attenersi ad alcune regole se vogliono evitare multe e arresti. Sono le attività, oltre a supermercati e farmacie, individuate dal Dpcm di Conte come necessarie e costrette a restare aperte. Queste dovranno non più “arbitrariamente” ma obbligatoriamente:
- regolare l’accesso ai locali consentendo l’entrata a un numero limitato di persone, regolando altresì il flusso della clientela all’esterno dei locali attraverso il mantenimento della distanza minima di almeno un metro per ciascun utente;
- assegnare un numero di prenotazione attraverso strumenti elettronici o semplicemente cartacei in modo che ogni persona possa attendere il proprio turno evitando assembramenti in violazione delle distanze minime normativamente stabilite nonché quella di appoggiarsi ai banconi;
- sanificare le maniglie delle porte, dei carrelli della spesa, dei banconi di vendita, delle superfici di casse e POS con soluzioni alcoliche secondo gli standard, ripetendo queste operazioni più volte al giorno
Inoltre, tutti gli esercizi commerciali che restano aperti secondo gli allegati 1 e 2 del Presidente del Consiglio dei Ministri (quelle già precedentemente ufficializzate) dovranno stabilire l’apertura al pubblico solo dalle ore 8 alle 13.30 con chiusura pomeridiana, fatta eccezione per supermercati e farmacie.
Sebbene queste misure sia state già annunciate e chiarite, oggi, l’ordinanza del Sindaco annuncia che la mancata osservazione di questi obblighi comporta multe o arresto come previsto dall’art.650 del Codice penale.