Coronavirus – Anche a Rosolini arriva la “Spesa Sospesa”: l’iniziativa del “Centro Aiuto” della Chiesa “S.Caterina” a sostegno della famiglie bisognose

Coronavirus – Alla domanda “emergenza”, la nostra Rosolini risponde con un’unica voce:  “Solidarietà”. Un circolo “virtuoso”, quello che sta interessando tutta la comunità cittadina e parrocchiale di Rosolini. Tante le iniziative inedite a sostegno dei meno abbienti, altrettante quelle ispirate alle lodevoli campagne benefiche lanciate magari in altre zone d’Italia.

Tra queste, “La Spesa Sospesa“, progetto adottato dal gruppo “Centro Aiuto” della Caritas parrocchiale della Chiesa “S.Caterina”.

Ispirato all’abitudine patenopea del “Caffè sospeso”, ovvero l’azione di lasciare un caffè pagato (sospeso) al bar, compiuta in anonimato da persone di buon cuore che vogliono dare l’opportunità anche ai più poveri di poter gustare il classico espresso napoletano, il nobile gesto in questo periodo di emergenza è stato rivisitato in “Spesa Sospesa” e trasferito all’interno del settore alimentare.

Anche a Rosolini, sotto lo stimolo del gruppo parrocchiale, che ha recepito la volontà di tantissimi privati a voler dare un contributo alle fasce più sofferenti della popolazione, specie in un momento di crisi come questo, sono già 4 i punti vendita che hanno deciso di aderire alla nobilissima iniziativa solidale: il “Centro Commerciale Spadola” di Via S.Alessandra e di Via M.Dell’Ali, il “Conad City” di via Sipione e il supermercato “Simply Blandino” di via Bellini.

La formula dunque è semplice e indubbiamente efficace. Ogni cittadino può contribuire con un piccolo, semplice, gesto simbolico: il cliente che vuole aderire, compra dei generi alimentari in più per donarli e deporli in un’apposita cesta che è stata posta all’ingresso dei 3 punti vendita.
I generi alimentari raccolti, verranno consegnati al Centro Aiuto della Caritas parrocchiale, che si occuperà a distribuirli alle famiglie bisognose del territorio parrocchiale.

La “Spesa Sospesa”, è praticamente il tradizionale “carrello solidale” della colletta del Banco Alimentare, che al momento dunque è permanente, ed è rivolta alle famiglie che vivono momenti di difficoltà economica causata dal Coronavirus.

“Cogliamo l’occasione di ringraziare – affermano i volontari di “S.Caterina” -, per ringraziare tutte quelle persone che nell’anonimato ci stanno aiutando e di invitare tutte le realtà commerciali della città (altri esercizi che si occupano di generi alimentari, panifici e fruttivendoli) ad aderire a questo importante progetto, contattando la Parrocchia d’appartenenza, ove é collocata l’attività commerciale“.

E quindi, in un momento storico in cui l’attenzione è convogliata a chi è in maggiore difficoltà, è importante non lasciare indietro nessuno, soprattutto ora: l’emergenza sanitaria si riflette anche nelle tasche delle famiglie. Per cui, ognuno nel suo piccolo e in base alle proprie risorse, può fare la sua parte, un pacco di pasta, una busta di latte o una confezione di biscotti quale gesto di solidarietà che potrebbe facilitare e mettere “il pane a tavola” a chi ne ha davvero bisogno.