Di Rosolini sul nuovo comitato “Eloro”: “C’è lo spazio per un colloquio tra diversi”
“Sono presente per testimoniare la soddisfazione del fatto che in questa città c’è lo spazio per un colloquio fra diversi“.
Con queste parole il consigliere comunale, il Dott. Tino Di Rosolini, ha mostrato la sua vicinanza alla scesa in campo del Comitato Civico Eloro collegato al partito “Italia Viva“.
Il neofito comitato con in testa l’ispiratore e portavoce, il Prof. Paolo Celestre, ieri pomeriggio è stato presentato alla cittadinanza di Rosolini con una conferenza stampa tenutasi al Bar Taormina.
Il consigliere Di Rosolini, presente all’appuntamento, ha voluto esprimere la sua disponibilità a un dialogo con il gruppo. Un’apertura la sua, che però, come lui stesso ha precisato nel dichiararsi indipendente, non significa un presentarsi come loro parte integrante, ma un prendere atto e guardare alla nascita del nuovo circolo con uno spirito collaborativo.
“Sono contentissimo – ha dichiarato a conclusione della conferenza -, perché quando la politica si articola con il senso della più corretta partecipazione, non c’è dubbio che si spalancano ipotesi di collaborazione, perché la collaborazione non può prescindere dal fatto che ci sia la diversità.
La scesa in campo del Prof. Celestre che conosco da tanti anni per una comune milizia socialista, mi dà la garanzia che la cultura della collaborazione, la cultura del cambiamento e della novità, è comunque ben consolidata nell’ambito di un’esperienza che certamente può dare molto moltissimo alla città.
Saluto questi circoli, perché questi circoli consentono a me che sono ad oggi un indipendente, non facendo scelta di partito, di aprirmi a una collaborazione programmata che comunque va definita.
Prendere atto della nascita di questi circoli con molto favore, significa articolare il patrimonio culturale e politico di questa città, che non viene ad essere assorbito solo dalle cosiddette culture prevalenti, ma si sta intravedendo a sinistra una diversa articolazione contro le forze anchilosate di questo paese che non hanno capacità di colloquio, e che oggi si sta sempre più determinando, sia sul piano nazionale che locale, consentendo di potere guardare a una collaborazione possibile con le forze migliori di questa sinistra“.