Il Comune mette in vendita il campo sportivo, Spadola: “Il “Consales” non si tocca”
“Lo stadio di Rosolini messo in vendita per 2 milioni e mezzo di euro? E’ una notizia sconcertante, inaccettabile per chi ama questa città e per quei ragazzi che fanno la scuola calcio”. A parlare di follia pura, è il consigliere di ‘Giovani Rosolinesi’, Giovanni Spadola, contrario ad avere inserito nel piano delle alienazioni il “Consales”.
“Questa amministrazione ha perduto il lume della ragione, tanto da mettere in vendita il ‘gioiello di famiglia’ perchè oggi il campo sportivo rappresenta una delle migliori opere pubbliche realizzate nell’ultimo decennio a Rosolini. Poi – prosegue Spadola – chi dovrebbe acquistarlo un magnate russo o uno sceicco arabo? Uno schiaffo ingiusto pure per Pietro Errante, il presidente della squadra più rappresentativa della città che da quando è al timone societario si è svenato per non fare morire il calcio a Rosolini. Quello che è stato fatto per il calcio a Rosolini non sono riusciti a farlo neppure a Siracusa, in una città con oltre 120 mila abitanti dove il gioco del pallone è praticamente sparito. Anche io da consigliere di opposizione, ho dato il mio contributo economico alla squadra. Questa amministrazione – prosegue il leader di ‘Giovani Rosolinesi’ – non ha neppure tenuto conto dell’aspetto sociale della vicenda. Il campo sportivo è luogo di aggregazione e di socializzazione per centinaia di ragazzi che vengono così allontanati dai pericoli della strada. Sono pronto ad avviare una petizione affinchè il ‘Consales’ rimanga un patrimonio della collettività. Se il Comune ha bisogno di fare cassa, siano gli amministratori a dare il buon esempio rinunciando alle indennità di carica. Dal sindaco all’ultimo dei consulenti, agli assessori. L’amministrazione di Rosolini tolga subito la vendita dello stadio dal piano di alienazione. Siamo pronti ad azioni di protesta eclatanti”.