110 e lode per Luigi Mancini: “genio musicale” di clarinetto al Conservatorio di Messina

110 e lode per Luigi Mancini: “genio musicale” di clarinetto al Conservatorio di Messina

Lucia e Rosario Mancini annunciano con orgoglio la laurea in Discipline musicali – Scuola di Clarinetto – dell’amato figlio Luigi.

Il “genio musicale” che nel corso del triennio ha collezionato una notevole quantità di 30 e lode, il 13 luglio scorso ha conseguito il titolo di laurea presso l’aula magna del Conservatorio di Messina – Istituzione Accademica AFAM .

A coronare il curriculum di uno studente modello un 110 e lode e “dignità di stampa” (o diritto di pubblicazione) della tesi dal titolo “Dalla galante retorica di circostanza stamitziana allo Sturm und Drang mozartiano. Analisi comparativa, stilistica e performativa di due concerti clarinettistici settecenteschi”.

Divisa in due parti la prova finale e curata da due diversi relatori: nella prima parte, con relatore il Maestro Prof. Antonino Cigala, Luigi si è esibito in un concerto  con l’esecuzione magistrale e la commovente sua personale interpretazione dell’opera K622, capolavoro mozartiano ed ultima compiuta composizione (quasi un testamento spirituale, precedente l’incompiuto Requiem) prima della sua precoce morte, mentre è stato il Maestro Prof Mario Musumeci il relatore della complessa tesi discussa in un secondo momento e plaudita dall’intera commissione per l’acume filologico e l’intuito critico-analitico in essa dispiegati. Questa tesi discussa brillantemente da Luigi si è basata sullo studio analitico di due concerti clarinettistici settecenteschi: il cosiddetto Darmstadt-Konzert opera matura di Carl Stamitz, compositore e orchestrale di primo rilievo presso la Corte di Mannheim, e quello in La K622 di W. A. Mozart, il capolavoro clarinettistico dedicato al brillante suonatore di “clarinetto di bassetto” Anton Stadler. Dissertazione arricchita altresì da un capitolo interamente dedicato allo sviluppo del clarinetto e della tecnica strumentale nella seconda metà del Settecento.

Ha solo 20 anni, Luigi Mancini, e da tempo ormai ha abbastanza dimostrato di essere un grande appassionato di musica a 360 gradi, un ottimo intenditore sia del proprio repertorio d’elezione che dei compiuti risvolti culturali in esso implicati; e non ne è prova solo il suo promettente diploma accademico di primo livello ma anche  il suo breve e pur intenso curriculum. Preciso come pochi e sempre concentrato sull’obiettivo che intende conseguire, Luigi a soli 18 anni aveva già presentato un Cd con il maestro Antonio Tinelli, docente presso il conservatorio “N. Piccinni” di Bari, mentre lo scorso febbraio, al Palacultura Antonello da Messina, ha partecipato in qualità di Primo Clarinetto nel concerto “Michele Campanella & Orchestra Sinfonica” del Conservatorio Corelli, diretto dal Maestro Prof. Bruno Cinquegrani, bacchetta di fama internazionale. Ospite nell’occasione anche Michele Campanella, pianista, uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani.

Nessun dubbio sul talento di Luigi, né sulla sua futura carriera che, ne siamo certi, sarà brillante e promettente. Ad annunciare con orgoglio la sua laurea sono stati i suoi genitori e a loro Luigi ha regalato un posto speciale nella sua tesi di laurea.

Una dedica che è soddisfazione, è guardarsi indietro per apprezzare quello che si è fatto senza dimenticare chi, davvero, ha rappresentato pilastro e sostegno:

Alla mia famiglia – scrive nella sua tesi Luigi-  che rappresenta per me fonte di saggezza e amore,

un sostegno forte, per la vita e la mia futura carriera professionale…

Ai miei professori, che mi hanno fatto raggiungere questo traguardo e in particolare al prof. Antonino Cigala, maestro di clarinetto e al prof. Mario Musumeci, relatore di tesi”.

A loro i suoi ringraziamenti, a lui invece i nostri migliori auguri, con la speranza e nell’attesa di poter ancora continuare a raccontare i suoi successi.

 

 

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