Progetto Area di Servizio; parla la ditta Spatola: “Da 4 anni in attesa di risposte”
Dopo vari articoli pubblicati sul nostro cartaceo, pubblichiamo oggi una lettera arrivata in redazione dalla “ditta Spatola” che ( assieme alla ditta Minardo) ha presentato un progetto per la realizzazione di un’area di servizio con distributore di carburante, bar e motel che dovrebbe nascere nei pressi dell’area Pip. Sull’argomento è intervenuto anche l’ingegnere Vincenzo Arancio che aveva presentato i limiti e le rinunce “urbanistiche” del progetto che potevano però trovare soluzione. Dopo un’attesa “troppo lunga” parla oggi la ditta Spatola. Di seguito il testo integrale della lettera. Ricordiamo che il Corriere Elorino è aperto a chiunque volesse intervenire o replicare in merito al tema in questione.
La lettera a firma Spatola:
“Egregio direttore,
Con la presente i soci della spatola srl la vogliono aggiornare su come “Non” procede l’iter del nostro progetto per la realizzazione di un area di servizio, dal momento che il suo giornale ha già trattato questo tema con diversi articoli, e per la prima volta esprimerci su quello che è veramente il nostro pensiero.
Ricapitolando la vicenda:
Come risaputo, grazie alla legge sulle semplificazioni, da un po’ di anni le aziende che devono realizzare attività produttive devono rivolgersi al SUAP (sportello unico per le attività produttive), ufficio che mira a snellire e semplificare l’iter burocratico ed amministrativo tra Pubblica Amministrazione e aziende private; la legge, infatti, stabilisce che tale procedura venga espletata in un massimo di 30 giorni ( il legislatore di allora avrà dimenticato che siamo in Italia…di cui la Sicilia fa parte). Nell’ ottobre del 2015 la Spatola srl e la Minardo srl presentavano un progetto al SUAP di Rosolini per la realizzazione di una area di servizio in c.da Santuzza poco prima dell’ingresso autostradale Siracusa-Gela.
Il suddetto progetto ottiene tutti i pareri positivi il 20 aprile del 2018, esattamente due anni e mezzo dopo; mancando, così, a quel punto solo l’approvazione della variante urbanistica da parte del consiglio comunale. Purtroppo, però, essendo in quel periodo in scadenza l’amministrazione Calvo e non essendo disponibili i tempi necessari, abbiamo dovuto aspettare nuove elezioni.
A qualche mese dall’insediamento dell’amministrazione Incatasciato iniziammo, legittimamente, a sollecitare affinché il progetto venisse portato come punto all’ordine del giorno in consiglio comunale; spiegando il tutto al nostro Sindaco, all’assessore Di Stefano ed al presidente del consiglio, in conversazioni che, sottolineiamo, non avevano lo scopo di ottenere raccomandazioni ma esclusivamente di sollecitarne la trattazione. A dire il vero, già da allora, non ci sembrò che facessero salti di gioia mentre tanto decantavamo il nostro progetto, ma si sa… a volte, a dar giudizi affrettati si corre il rischio di sbagliarsi.
Finalmente, dopo tanta attesa e trepidazione, arriva la sera del 20 febbraio col nostro punto all’ordine del giorno, posizionato decimo in scaletta; aspettammo così la discussione assieme ai nostri amici cani che tanto amiamo alla posizione numero undici! Ma… con il quasi arrivo dell’alba del nuovo giorno tramonta la nostra speranza di vedere il punto trattato.
Il fatidico giorno della discussione sarà il 7 di marzo, il presidente dopo un prelievo del punto lo introduce lasciando la parola al Geometra Santacroce che ne da tutti i chiarimenti necessari rispondendo a tutte le domande che gli vengono poste . Si passa agli interventi: il primo intervento è di un consigliere della maggioranza che, in tutto il malloppo di documenti, viene subito colpito dalle opposizioni di una ditta concorrente; fa seguito l’intervento di un altro consigliere dello stesso gruppo che solleva il problema del rischio idrogeologico, dimenticando così che si trattasse di una “presa d’atto” dei pareri espressi dagli enti competenti, dimenticanza forse causata da una mancata chiara spiegazione da parte del Presidente.
Il momento clou dell’incontro, però, si ha con l’intervento dell’assessore all’urbanistica Geometra Di Stefano che, avendo a cuore il futuro dei rosolinesi, si preoccupa del fatto che il progetto potesse inficiare la possibilità(un domani non specificato) di realizzare la variante della statale 115; gli verrà però specificato che nulla ostacola l’opera in questione.
A quel punto l’assessore, cambiando argomento, tira fuori dal cilindro “l’urbanistica contrattata” ,ciò a dire che la ditta proponente, oltre al pagamento degli oneri dovuti, deve realizzare un “obolo” a beneficio della collettività.
Avanzando tale proposta l ‘assessore sembra aver dimenticato svariati aspetti importanti: l’urbanistica contrattata proposta al momento della votazione finale sembra celare in se una richiesta dalla natura simile a quella di un ricatto, inoltre che tale richiesta, per essere equamente applicata, debba innanzitutto essere normata dal comune affinché vi siano regole ed aliquote uguali per tutti; non dimenticando poi che i suddetti oboli debbano essere attinenti all’investimento.
Per finire, poi, in un attimo di sincerità, l’assessore da un’altra prova della sua preparazione asserendo che per votare una variante è necessaria una motivazione rafforzata e che nell’investimento in oggetto non ce nessun beneficio pubblico, ma solo privato.
Anche in questo caso ignorando un fattore importante: l’Assessorato Regionale -Settore Urbanistica- ha espresso parere positivo poiché le attività da svolgere sono considerate di pubblico beneficio, e che la bocciatura di una variante urbanistica a valle di una procedura SUAP necessita di motivazioni inequivocabili ed oggettive; per cui tale dichiarazione sembra denotare una profonda ignoranza in materia o forse una evidente malafede.
Il 23 aprile la nostra ditta viene convocata per un confronto con l’amministrazione , incontro in cui dichiariamo esplicitamente di non essere disponibili a nessuna contrattazione ; ciononostante la sera dello stesso giorno in sede di consiglio comunale il sindaco ed amici stretti continueranno sulla falsa riga della contrattazione.
Da allora cala il silenzio!
Sorgono così in noi alcuni interrogativi:
-Perché questo atteggiamento della maggioranza nonostante l’opposizione si stia battendo per poter giungere ad una conclusione? Ed a tal proposito riteniamo encomiabili gli interventi del Dott. Di Rosolini, unico e solo a sottolineare il merito della realizzazione di una delle più belle aree di servizio della zona che offrirebbe possibilità di occupazione a circa 20 persone e che potrebbe accende un indotto importante per la nostra città.
-Come è mai possibile che noi giovani, in attesa di prima esperienza lavorativa, siamo costretti ad aspettare quasi 4 anni solo per conoscere la fattibilità del nostro progetto , anni che potrebbero diventare anche sette se si aggiungono le tempistiche necessarie alla realizzazione dell’investimento… il che è mostruoso.
Come un lassismo del genere può risultare sostenibile quando in altri paesi europei una procedura simile viene risolta in circa 3 settimane, così come al nord Italia dura pochi mesi? Soprattutto in questo periodo in cui non si parla che di lavoro, investimenti ed occupazione giovanile?
Come mai i capi della amministrazione, ad un anno dall’aver ricevuto tutti i pareri positivi, non provano vergogna a perdere ancora del tempo prezioso, piuttosto al momento di trattare il caso hanno badato solo a fare ostruzionismo essendo per nulla costruttivi?
Non sarà, forse, per il fatto che si tratta di un progetto presentato da un concittadino? Progetti che incontrano più difficolta…… chissà perché…. Paura pudore?
E si che in campagna elettorale il candidato Incatasciato assieme ai suoi amici aveva promesso fulmini e saette, obbiettivo: rivoluzionare Rosolini…. Quando poi si sono dimostrati incapaci, sprovveduti e spesso in malafede.
Purtroppo in politica chiunque può ricoprire ruoli importanti senza la dovuta preparazione, in tutti gli altri settori sono necessari esperienza studi e sacrifici, amministrare un comune con un bilancio di diverse decine di milioni di euro non è facile soprattutto per gente che non ha mai dato contezza delle proprie capacita lavorative e che forse non sa che vuol dire “lavoro”.
Per finire invitiamo la triade che dirige l’esecutivo ( Incatasciato, Gerratana e Di Stefano) ad essere veloce ad inventare qualche nuova furbata da presentare al prossimo consiglio, da illuminati come loro ci si aspetta di tutto!
Come si può ben notare, non abbiamo parlato dei 200 milioni delle vecchie lire che, a causa di una errata destinazione urbanistica, abbiamo buttato da 17 anni, per la precisione che nostro padre ha buttato….. definendosi lui stesso unico imbecille in Europa a non avere fatto azione risarcitoria al comune di Rosolini per l’ingente danno subito, per questa sua prerogativa ringrazia pubblicamente l’allora sindaco Giovanni Giuca…….essere persone perbene spesso non paga!”
La ditta Spatola