Rubrica fotografica “Diaframma”: L’acqua come “seta”
Per il secondo appuntamento con la rubrica fotografica “Diaframma”, voglio mostrarvi questo mio scatto del fiume Pirainito, nella così detta “Cava Paradiso”, spiegando come sono riuscito ad ottenere l’effetto “seta” dell’acqua. Questa tecnica non ha un nome ben preciso, ma viene chiamata “lunga esposizione dell’acqua”. è proprio sull’esposizione, infatti, che verte la tecnica per ottenere questi tipi di scatto: più i tempi di esposizione sono lunghi, migliore sarà l’effetto ottenuto. Ma aumentando i tempi di esposizione, ci saranno altri parametri da considerare per evitare che la foto si “bruci”, ovvero i valori ISO e l’apertura del diaframma. Ma andiamo con ordine, descrivendo i parametri che io stesso ho utilizzato: Tempi di otturazione: 5 secondi Apertura diaframma: f22 (il più chiuso possibile, per limitare l’entrata della luce nell’obiettivo) ISO: 100 ( o 64. in base ai valori che vi permette di selezionare la vostra macchina fotografica) Di solito questi scatti vengono fatti con la luce del giorno, e per questo bisogna limitare al massimo l’entrata di luce nell’obiettivo per permettere la lunga esposizione; ma a volte non basta nemmeno un’apertura del diaframma minima e il valore ISO più basso. In questi casi bisogna utilizzare un particolare filtro da applicare davanti all’obiettivo, il filtro ND (neutral density). Questo tipo di filtro “limita” l’entrata di luce nell’obiettivo, permettendoci di utilizzare lunghe esposizioni anche di giorno. In generale, queste sono le direttive per effettuare uno scatto con questo effetto che, però, cambiano in base all’intensità di luce che abbiamo in quella precisa scena. Detto questo, spero che lo scatto vi piaccia. Alla prossima!
Vincenzo Alecci