Giuseppe Covato, presidente Ncd Rosolini: “Esterrefatti dalla vicenda che ha direttamente coinvolto il Presidente della Regione Crocetta e la Sicilia tutta”
Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione di Giuseppe Covato, presidente Ncd Rosolini, in merito alle vicende che hanno coinvolto negli ultimi giorni il presidente della Regione Crocetta.
Rimaniamo esterrefatti da questa spiacevolissima vicenda che ha direttamente coinvolto il Presidente della Regione Crocetta e la Sicilia tutta. Abbiamo apprezzato le parole del procuratore della Repubblica di Palermo dottor Francesco Lo Voi che hanno fatto chiarezza all’interno di un panorama che in poche ore ha gettato nel caos non solo la classe dirigente del governo siciliano ma anche tutti i siciliani che prima si sono sentiti traditi e offesi e adesso si domandano se sono state vittime di un complotto ordito da una oscura regia.
Così come la Procura ha smentito la presenza di quella che è risultata essere in poche ore la frase choc, adesso ci aspettiamo che la Procura possa far chiarezza su questa circostanza che ancora una volta ha infangato la reputazione della Sicilia sia sul piano nazionale che su quello estero e ha gettato nello sconforto di poter essere fatti oggetti di attacchi di questo spessore tutti i siciliani che onestamente partecipano alla vita politica regionale. Ci chiediamo se è normale che una fonte giornalista possa far alzare un polverone di tal genere senza poter dare riscontro di veridicità; e dall’altra parte se è normale che tutta la politica nazionale si sia mossa per assumere posizioni in merito senza accertare nemmeno la suddetta fonte. Stando così le cose, solo una cosa possiamo dire che in situazioni del genere viene meno ogni principio di rispetto della dignità personale.
Indipendentemente dalla questione che avrà risvolti non solo di natura giudiziaria ma anche e soprattutto politici non possiamo far altro che dire che le cose non possono più andare avanti così, fra viadotti che cadono e assessori che si dimettono evidentemente questo governo ha ormai perso, o forse mai trovato, quelle chiavi della rivoluzione alzate a bandiera di una giunta ormai sconquassata. È ora che questo governo si faccia da parte; ipotesi questa che fra le altre questioni è stata immaginata in queste ore da chi vuole quel posto che potrebbe liberarsi a Palazzo d’Orléans. Un’ipotesi saltata fuori all’interno della stessa componente Pd romana, come se giocasse con delle pedine da muovere. Una realtà che oltre che essere sconcertante sarebbe anche totalmente irrispettosa della dignità politica della nostra isola che può vantare primati rintracciabili nei libri di storia. Attendiamo fiduciosi i risvolti giudiziari di questa incresciosa vicenda anche in riferimento alle dichiarazioni del direttore de L’Espresso che ancora una volta ha confermato quanto pubblicato, specificando che la frase rientrerebbe in una delle intercettazioni relative a un dossier segretato. Attendiamo altresí le dimissioni di Crocetta che fin da subito ha solo usato l’espediente dell’autosospensione che non trova riferimento all’interno del nostro statuto essendo quindi privo di carattere giuridicamente rilevante, ma che ci riporta alla memoria cuffariane vicende. Concludendo vogliamo rivolgerci al PD che dopo espressioni di solidarietà da un lato e condanne a Crocetta dall’altro cerca di salvare quello che a tutti sembra insalvabile; è ora di fare prevalere serietà e buon senso.