Primi accertamenti su Timparossa. Di Stefano: “Ponte “malato” ma non grave”
A poche ore dalla conclusione del sit in di protesta di questa mattina in contrada Timparossa e dopo aver “guadagnato” 48 ore di tempo prima della probabile e definitiva chiusura del ponte, l’amministrazione non ha perso tempo e ha già anticipato il sopralluogo – che era stato fissato per domani – per avanzare con i primi accertamenti sullo stato del ponte.
Sul posto, oggi pomeriggio, l’Assessore ai Lavori Pubblici Carmelo Di Stefano e il responsabile della Betontest, il prof. Corrado Moncada.
Il “resoconto” della situazione, seppur ancora esente da prove sui materiali, mosso dall’Assessore Di Stefano non pare così grave, anche se ricorda che si tratta di una struttura degli anni 60, antecedente al decreto antisismico e perciò comunque non idonea in questo senso.
“Non sembra che ci siano gravi problemi – ha affermato l’assessore – perché i pilastri centrali sono abbastanza massicci e intelaiati e nonostante il calcestruzzo sia palesemente degradato non mi pare ci siano segni di collasso. Un’opinione, la mia,che ha bisogno di prove sui materiali che verranno eseguite e saranno utili per valutare la resistenza del calcestruzzo e dei ferri. Ovviamente solo in questo modo avremo risultati concreti ma, ripeto, non mi sembra che sia una struttura a rischio crollo!”
A rafforzare la sua tesi ottimistica, l’assenza di fondamenta scalcinate nonostante il calcestruzzo sia fortemente deteriorato, con visibili infiltrazioni d’acqua.
Si abbandona poi ad una considerazione “politica”: “Dov’è stata in questi anni la provincia? Oggi, dopo le analisi degli esperti, potremmo essere costretti a chiudere il ponte perché la provincia non ha mai speso una lira; in più ci obbliga alla chiusura senza nemmeno aver fatto prima una valutazione strutturale”.
Domani intanto verranno eseguiti ulteriori e più specifici accertamenti per capire la reale “malattia del ponte”, se potrà sopportare l’attraversamento dei mezzi con una semplice ristrutturazione o dovrà essere demolito.