Consiglio Comunale: il divorzio di Giovani Rosolinesi e approvato il conto consuntivo
Quanto accaduto al Consiglio Comunale di poco fa, rende evidente che i malesseri dell’ultimo periodo in alcuni gruppi della coalizione vincente alle ultime elezioni, sono fondati: una spaccatura profonda che si fa sempre più netta e che potrebbe portare a rendere – probabilmente non molto tardi – maggioranza di governo e maggioranza consiliare due entità diverse.
Dopo il distacco da Piazza Civica – preannunciato pochi giorni fa – dei consiglieri Luigi Calvo e Annamaria Cataudella i quali si riprendono l’autonomia politica costituendo all’interno del consiglio comunale il gruppo politico di Centro Destra “Forza Rosolini”, dichiarandosi disponibili al confronto, i consiglieri Giuseppe Agricola e Lorena Gerratana abbandonano i Giovani Rosolinesi virando verso “Insieme per Rosolini”.
A sottoscrivere un deciso divorzio con il gruppo, anche il Consigliere Emanuele Monaco che presenta – dichiarandosi sempre parte della maggioranza – la sua posizione d’indipendenza dal gruppo di cui è leader l’ormai ex Vicesindaco Giovanni Spadola che conferma, invece, il suo passaggio a un’opposizione costruttiva, rivolta solo al bene comune della città.
Ad animare il proseguo della seduta, alcuni consiglieri d’opposizione, Tino Di Rosolini e Corrado Roccasalvo, i quali, facendo leva energicamente sul presunto “voto pilotato” dell’elezione della Presidenza e Vicepresidenza del Consiglio, avvenuta la precedente seduta consiliare, chiedono a gran voce di mettere agli atti della Procura della Repubblica le proprie dichiarazioni, per una dovuta esamina del caso sollevato.
Una denuncia di “non trasparenza” che perviene anche dalla rappresentante al Consiglio del M5S, Anna Azzaro, la quale annovera a “proprietà privata” questa Amministrazione. Dello stesso avviso pure il Consigliere di CambiAmo Rosolini, Enzo Vigna, il quale ribadisce la sua direzione di “opposizione” proficua e produttiva.
A seguire, la chiusura del secondo punto all’ordine del giorno, l’approvazione appunto dei verbali delle sedute precedenti, accolta con 9 voti favorevoli e 7 contrari.
Il terzo tema del giorno, ovvero la gestione finanziaria, con approvazione del rendiconto consuntivo del 2017, viene esplicato e commentato da un ragioniere capo molto infuocato e provato. Il rag. Carmelo Lorefice, richiama all’attenzione di Amministrazione e Consiglio il Piano di Equilibrio approvato con molta fatica lo scorso 4 aprile, esortando tutti a procedere a un’attivazione vera e propria del Piano.
“Il Piano di Riequilibrio è un segnale di predissesto, se non si attiva non c’è via d’uscita per la città. Per questo il consuntivo è molto importante perché è il termometro che potrebbe misurare il metro d’azione per evitare un tale danno“, allarma Lorefice.
Tra diverse polemiche, aggravate dalla paradossale assenza al Consiglio dell’Assessore al Bilancio Finanziario, ovvero lo stesso Sindaco Pippo Incatasciato, all’unanimità e con un forte senso di responsabilità, il conto consuntivo viene approvato.
È chiaro che all’interno del Consiglio comunale si evincono diverse sensibilità, probabili espressioni di un dissenso che, più passa il tempo, più sembra crescere. I numeri, almeno per il momento, non preoccupano ma nell’arco di pochi mesi, dalla fine della campagna elettorale – solo 70 giorni -, sono stati troppi gli episodi di intolleranza politica nei confronti del Sindaco vincente.
Chiusa la seduta, resta un grande silenzio per quanto riguarda la nomina del nuovo Assessore all’Ecologia e del nuovo Vicesindaco. Il Sindaco aveva annunciato sarebbe avvenuta in poche ore, ma così non è stato.
“Dare tempo al tempo” si dice, purché non sia troppo tardi.