Il rammarico di don Stefano: “Dovremo difenderci da quelle persone che siamo abituati ad aiutare”

Il rammarico di don Stefano: “Dovremo difenderci da quelle persone che siamo abituati ad aiutare”

Sarà una messa alquanto partecipata quella di domani sera (domenica), alle 20, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena. La comunità parrocchiale si raccoglierà in preghiera dopo il vile atto incendiario che ha danneggiato seriamente parte della Chiesa e distrutto oltre 1000 kg di tappi raccolti nell’ambito dell’iniziativa “Stappiamo la Speranza”, raccolta fondi pro Africa da destinare alla parrocchia di Butembo Beni in Congo, gemellata con la Diocesi di Noto.

E amarezza si sente nelle parole del parroco don Stefano Trombatore: “Non riusciamo a capire perché sia successo o chi abbia potuto mettere in atto questo gesto. Siamo totalmente all’oscuro delle cause e delle parsone che hanno lo hanno determinato. Lavoriamo da sempre con il volontariato, in mezzo alla gente, ai poveri, a situazioni molto difficili, e subire anche gesti ci lascia perplessi. Non sappiamo fino a che punto ha avuto consapevolezza del gesto che stava per compiere”.

Adesso la parrocchia è chiamata a guardare oltre senza intaccare il lavoro verso i più deboli. Ed in questo senso domani sera padre Stefano chiederà una preghiera particolare ai propri parrocchiani. “A fine messa –conclude Don Stefano-, chiederò una preghiera particolare perché bisogna continuare nel nostro impegno per i poveri. E’ chiaro che dovremo trovare forme di salvaguardia per difenderci dai nostri stessi amici, da quelle stesse persone che siamo abituati ad aiutare”.

Per l’occasione la messa si svolgerà all’aperto, proprio a pochi passi in cui è avvenuto il rogo che ha danneggiato la chiesa.

 

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