Hanno usufruito dell’immobile gratuitamente, adesso chiedono 677 mila euro di indennizzo

Hanno usufruito dell’immobile gratuitamente, adesso chiedono 677 mila euro di indennizzo

Avevano richiesto e ottenuto nel 2003 l’occupazione in comodato d’uso gratuito della casetta del custode situata all’interno del perimetro del 2° Istituto Comprensivo “Sant’Alessandra” e, come corrispettivo, avrebbero provveduto alla custodia della scuola nel periodo di chiusura e alla manutenzione del verde pubblico. Una richiesta nella quale avevano anche specificato che “in caso di accoglimento il rapporto che si costituirà in nessun caso potrà considerarsi di tipo lavorativo”.

Sta di fatto che a 15 anni di distanza, i coniugi che hanno ottenuto l’occupazione dell’immobile si sono rivolti, tramite il proprio legale di fiducia, al Tribunale del Lavoro di Siracusa, e hanno fatto arrivare al Comune la richiesta di un indennizzo di ben 677.000 euro (338.518,48 euro ciascuno) a titolo di “retribuzione per la mansione svolta come custode e addetto al verde pubblico nei confronti del Comune di Rosolini con le caratteristiche del rapporto di lavoro di dipendente subordinato”.

Ieri mattina, con propria deliberazione, la giunta comunale presieduta dal sindaco Corrado Calvo, ha nominato l’avvocato Pietro Aglianò di Avola per resistere in giudizio e far valere le ragioni dell’Ente.

A concedere per 10 anni i locali nel 2003, dopo che il custode del Santa Alessandra era andato in pensione, era stato il sindaco Giovanni Giuca. Nel 2013 era stato il sindaco Nino Savarino a rinnovare per altri 10 anni il comodato d’uso gratuito.

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