Successo per la visita dell’Università della Florida all’Agriblea di Gino Agosta
La Sicilia, il Sole, le eccellenze del territorio, peculiarità ed eco sostenibilità, in poche parole: “Agriblea”.
Se c’è una pietra miliare del pomodorino secco in Italia, in Europa e nel mondo, è proprio la nota azienda del rosolinese Gino Agosta situata in Contrada Timponelli a Ispica.
Famosissima per la lavorazione biologica del ciliegino, dalla sua produzione alla sua essiccazione, Agriblea è riuscita a confermarsi un modello indiscusso di qualità, professionalità, autenticità e innovazione, diventando tra le migliori aziende export locali a livello nazionale ed internazionale.
Per questo, per il quinto anno consecutivo, è stata scelta come punto di studio per la formazione professionale degli studenti universitari americani dei dipartimenti di Scienze dell’Alimentazione, della Nutrizione e Scienze Agrarie dell’Università della Florida.
La visita del gruppo americano si è svolta stamattina, ed è stata resa possibile dal gemellaggio con il dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, coordinato dal professore e ricercatore Riccardo Lo Bianco – non presente oggi, ma sostituito dal suo assistente, il Prof. Roberto Massenti.
Ad accogliere gli studenti è stato il titolare Giorgio Agosta, il quale ha mostrato loro i metodi di produzione biologica utilizzati in campo aperto, i processi di qualità e di igiene adottati per la trasformazione del pomodoro, le scelte ecologiche e ad impatto zero riguardo i materiali utilizzati per il packaging 100% compostabile.
Inoltre, Agriblea ha fatto da apripista, nel pubblicizzare assieme ai propri prodotti anche il territorio di riferimento, a voler sottolineare che i prodotti siciliani sono buoni e genuini perché nascono in una terra splendida e baciata dal sole.
“Wow!”, “Wonderful”, “Oh my god”, sono state le espressioni di stupore e meraviglia che ad ogni tappa del tour echeggiavano tra i ragazzi e i professori. Una perlustrazione di ogni angolo dello stabilimento, che si è conclusa con un ricco buffet di prodotti tipici locali con in testa, ovviamente, il pomodorino secco.
Tanta la soddisfazione e l’entusiasmo percepiti negli occhi di studenti e docenti, i quali all’unanimità hanno definito tale visita “una delle più belle di tutto il viaggio in Italia“. Tra Toscana, Veneto, Emilia e Lazio, la loro gita d’istruzione ha riguardato il coinvolgimento di più di 30 aziende e, Agriblea, è stata valutata come la più bella e formativa in assoluto.
“Nessuna criticità da notare – dichiara il docente accompagnatore il Dr. Charles A. Sims – , soltanto complimenti da fare e meriti da dare a un primato tutto siciliano”. Un’affermazione che diventa una riconferma della scelta. “La scelta di Agriblea è per noi il miglior esempio di eccellenza del prodotto – continua il professore – . A noi piace molto questa zona della Sicilia per i vantaggi che la caratterizzano. Per questo motivo ogni anno ritorniamo a visitare Agriblea, un Made in Italy che si distingue da tutte le altre aziende per qualità, eccellenza e singolarità del prodotto proposto. Il nostro intento è permettere agli studenti di poter guardare con i propri occhi la migliore qualità, il miglior metodo, la migliore produzione”.
Nel bagaglio del loro viaggio di ritorno, gli studenti porteranno con sé assolutamente questi aspetti riguardanti il buon cibo e il Sole della nostra terra.
Siamo di fronte a una storia unica e meritevole, illuminata da idee visionarie e innovative, ma al contempo fortemente legata alle nostre radici: pomodorini, sale e sole, nient’altro che elementi primari della nostra Isola. Il segreto del successo di “Agriblea” sta proprio in questa ricetta di semplicità.
La costanza, l’umiltà, la passione e l’amore per il proprio lavoro, ripagano sempre, e stamattina Gino ne ha avuto l’ennesima conferma.