Parla l’avvocato di Gennuso: “Contro di lui solo deduzioni”
“Né dazione di denaro, né incontri. Sembra che l’accusa si basi su una deduzione fatta dalle intercettazioni di altri soggetti. Mai dell’onorevole Gennuso”. C’è già una linea difensiva dei legali del deputato siracusano finito agli arresti domiciliari lunedì sera con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Un reato che sarebbe stato commesso nel corso della recente campagna elettorale per le Regionali, in concorso con altre due persone ritenute appartenenti ai clan della provincia sud di Siracusa. Parla a Live Sicilia uno dei difensori del parlamentare all’Ars, alla vigilia dell’interrogatorio di garanzia che si terrà domani alle 11.
Fiaccavento che ancora non ha parlato con Gennuso, si aspetta che il deputato ai domiciliari ricostruisca lo scenario nel quale nascono le accuse, riferendo su eventuali incontri diretti con gli altri soggetti inquisiti: “Incontri che, allo stato – aggiunge Fiaccavento – non sembrano esserci. Dall’ordinanza sembra che i soggetti parlino solo tra loro”.
Secondo la Procura distrettuale antimafia i contatti tra Gennuso, Rubino e Giamblanco emergerebbero anche dalle loro pagine Facebook.