Oltre 200 cani alla “2ª passeggiata a 4 zampe” in memoria di Conny
Un vero e proprio successo quello della mattina del 26 aprile in Piazza Baden Powell, ex Piazza della Pace, ad Avola, per la seconda edizione della “Passeggiata a 4 zampe” che vede di gran lunga superato il numero del primo anno con ben oltre 200 cani partecipanti. A rendere questo evento possibile è stato il dott. Fabrizio Alia assieme ad Achille Buonagrazia, Gianpaolo Greco e altri collaboratori dell’associazione “Tutti per Fido”, che dal 2010 opera nel nostro territorio a protezione e difesa degli animali promuovendo la causa nella lotta al randagismo. Presente anche l’associazione “SuperAbili Onlus” di Avola con la nuova iniziativa “un telefonino solidale”, il quale il ricavato andrà al progetto per la realizzazione di una casa di accoglienza per disabili. L’evento, come ha spiegato lo stesso Achille Buonagrazia, si è svolto in memoria del cane Conny. Una tragedia vissuta da Fabrizio Alia in prima persona il quale si è preso cura di Conny, rimasta paralizzata dopo un incidente. Malgrado le diverse cure veterinarie, la povera Conny morì dopo qualche mese. A dare il via alla passeggiata, due cuccioli salvati dalla strada un anno prima dall’associazione “Tutti per Fido”. Una passeggiata lunga circa 2,5 chilometri che ha visto i nostri amici a 4 zampe e i loro padroni percorrere le strade di Avola tra il Viale P. Mattarella, Viale M. Polo, Via Labriola, Viale A. Moro, Piazza Esedra, Viale C. Santuccio, per poi ritornare al Viale P. Mattarella. A conclusione dell’evento Fabrizio Alia ha raccontato la storia di Carmelino, un cane recuperato e salvato da quella che oggi è la sua padrona da una malattia che lo avrebbe portato a morte sicura. Questa manifestazione è stata anche un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza al fenomeno del randagismo e all’importanza della sterilizzazione.
«Risolvere il problema randagismo è innanzitutto un dovere sociale- ha dichiarato Achille Buonagrazia -. Come associazione animalista, segnaliamo lo scarso impegno delle amministrazioni comunali, non solo nel comune di Avola. L’unico lavoro che si compie è quello di “spedire” il cane da una tratta all’altra. Ma in questo modo le femmine rimangono “integre” nel nostro territorio, e sappiamo che ogni cinque mesi una cagna va in calore e, di conseguenza riproduce altri cuccioli. Questo è incremento al randagismo, che è vietato dalla legge 15 del 2000, una legge che le nostre amministrazioni non attuano».
Cristina Caruso