“La scuola pubblica muore in un’Italia schiava”: un’alunna di 11 anni smuove le coscienze
Si chiama Maria Virginia Consales, 11 anni, rosolinese, figlia della dottora commercialista Cinzia Giallongo e Salvatore Consales. Studente della 1ª B della scuola media “D’Amico” ha scritto di suo pugno una lettera in merito alla “Buona Scuola” e le sue parole stanno facendo il giro del web. Pubblichiamo integralmente il suo scritto dal titolo “Un Italia che Cambia” che vi invitiamo a leggere.
“Tre settimane fa, tutti i professori si vestirono di nero con un fiocco azzurro… noi per scherzare abbiamo detto “C’è un funerale, è morto qualcuno?”. “Sì!”. Ci sentimmo rispondere, “è morta la Scuola con la riforma di Renzi… Grazie a lui fra un anno i genitori dovranno pagare la scuola pubblica…. Noi professori non tolleriamo tutto questo, dopo la 2ª guerra mondiale, l’Italia scelse la Democrazia (governo del popolo) e questo non è governo del popolo, hanno per caso chiesto al popolo se esso voleva la scuola pubblica a pagamento? No allora è morta la scuola… pertanto noi oggi protestiamo”.
Quel racconto aprì gli occhi pure a noi alunni. In questa settimana diverse classi sono entrate e uscite fuori orario, ma non cambierà tanto la situazione, visto che in Italia ormai c’è l’oligarchia (Governo di pochi).
Ma in questa Nazione non è solo la scuola a morire: muore il commercialista, muore l’azienda, muore anche l’Uomo. Siamo davvero sicuri delle scelte di morte che continuano a fare? Siamo davvero sicuri che le poltrone devono essere di chi pensa a se stesso? E siamo davvero sicuri che noi valiamo? Io non penso proprio. Allora perché abbiamo fatto questa nostra scelta, che in realtà nostra non è?
Io allora dico protesta, protesta e ancora protesta. Perché noi continueremo a protestare fin quando le nostre proteste saranno finalmente ascoltate. L’Italia protesta…. Non soltanto, è schiava!
L’Italia può cambiare, dal popolo parte tutto”.
Maria Virginia Consales