4 novembre, Rosolini celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

4 novembre, Rosolini celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Promossa dall’ Amministrazione Comunale, si è svolta questa mattina una sobria cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco Giovanni Spadola, gli Assessori Comunali Concetta Maltese, Lucia Piazzese e Dino Gennaro, il Presidente del Consiglio Comunale Corrado Sortino con alcuni consiglieri comunali e una rappresentanza di autorità religiose, militari e di dirigenti, insegnanti e alunni di tutti gli istituti scolastici rosolinesi.

Prima degli interventi, in programma in Piazza Garibaldi, il sindaco Giovanni Spadola ha deposto la corona d’allora presso la lapide dedicata ai figli di Rosolini caduti nel conflitto, in Piazza dei Caduti. Poi una seconda corona d’allora, dopo un corteo partecipato da tantissimi alunni, è stata deposta presso la lapide del “Milite Ignoto” in Via Roma.

Tra gli interventi di chiusura, in Piazza Garibaldi, quello del sindaco Giovanni Spadola, dell’assessore Concetta Maltese, del Presidente del Consiglio Corrado Sortino e di Don Luigi Vizzini.

 

“Il mio ringraziamento alle autorità civili, militari e religiose presenti, a tutti gli insegnanti e alle associazioni di volontariato” – ha esordito il sindaco. “Oggi, 4 novembre, è un giorno importante per il nostro paese che ricorda i nostri fratelli che hanno perso la vita per difendere la nostra Patria. Ne approfitto per ringraziare anche i sanitari che negli ultimi hanno dato anche la loro vita per difenderci dal rischio del coronavirus. Grazie ai dirigenti scolastici e agli insegnanti che ci hanno emozionato con la partecipazione coinvolta di tutti gli alunni”. Poi il riferimento alla guerra attuale: “Le guerre portano solo povertà, oggi l’indice di povertà cresce sempre di più. Ricordate che solo la Pace è sviluppo economico per l’intero paese”.

 

Un messaggio forte, in chiusura, da parte di Don Luigi Vizzini a tutti i presenti: “Winston Churchill, Primo Ministro del Regno Unito diceva che una cosa sola abbiamo tutti in comune: il fatto di essere diversi. La diversità non è una minaccia ma una ricchezza e noi la vogliamo vivere come presupposto concreto e attuale affinché la pace possa splendere nel mondo intero a partire dai nostri rapporti”.

 

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