25 Aprile 2017, “Festa della Liberazione”. Messaggio del Sindaco a tutti gli studenti
Il Sindaco Corrado Calvo e l’Assessore alla P.I. Giorgia Giallongo in occasione del 25 aprile, “Festa della Liberazione”, hanno inviato un messaggio a tutti gli studenti della Città.
«Cari studenti, il 25 aprile di 72 anni fa le maggiori città italiane del settentrione (Milano, Torino, Genova) riescono a liberarsi da sole dall’occupazione nazifascista e danno l’ultima spallata a due odiose dittature: nazismo e fascismo. E’ l’epilogo di una guerra sanguinosa che è durata 6 anni (dal 1939 al 1945) e per 3 anni è stata combattuta sul territorio italiano, coinvolgendo la popolazione civile che pagherà un prezzo altissimo a causa di rastrellamenti, deportazioni, eccidi, stragi come quella delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto e di Sant’Anna di Stazzema.Paesi e abitanti saranno cancellati ad opera dei tedeschi e dei repubblichini di Salò, negli ultimi singulti della guerra più distruttiva e rovinosa che sia stata mai combattuta, la seconda guerra mondiale. La festa della Liberazione che oggi celebriamo significa il riscatto da tutto questo, l’entrata dell’Italia nella maggiore età, in cui può decidere se continuare con la monarchia che aveva permesso l’odiosa dittatura, cancellando libertà e diritti e che ci aveva trascinato nella guerra, oppure scegliere la Repubblica e quindi la democrazia. Cosa che gli Italiani faranno il 2 giugno 1946 con un Referendum. Protagonisti della Liberazione furono i partigiani, coloro che non si erano fatti ingabbiare nel fascismo e che per sfuggire al carcere e alla morte erano fuggiti sulle montagne dove avevano formato le Brigate partigiane: erano gli avversari politici del fascismo che non potevano più manifestare il loro dissenso, socialisti, cattolici, repubblicani, liberali, o soltanto giovani che erano sfuggiti all’arruolamento forzato nelle file della repubblica Sociale di Salò, misero fantoccio nelle mani dei tedeschi. La nostra riconoscenza va ai valorosi oppositori della barbarie nazifascista, ai martiri della libertà, uomini e donne che pagarono con la vita la loro voglia di vivere in un paese di eguali e liberi, che ci hanno dato libertà e diritti.Libertà e diritti di cui oggi godiamo e della cui importanza spesso non ci rendiamo conto, tanto li riteniamo scontati. Ma, ricordate, non dimenticatelo mai, non sempre è stato così e per averlisi è dovuta percorrere tanta strada ed è costato sacrifici, sofferenza e dolore. La nostra Costituzione è il frutto della lotta antifascista contro la dittatura e la guerra. Mi congedo da voi con le parole di Pietro Calamandrei, fondatore del Partito d’Azione:“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”».