1999-2017. 18° compleanno della fondazione dell’associazione “Rosolinesi in Siracusa”
Giorno 11 Giugno presso i locali “COCUS Club” a Siracusa, si è riunita l’Assemblea ordinaria dei soci dell’Associazione “Rosolinesi in Siracusa”, che quest’anno compie diciotto anni della sua fondazione (1999-2017). Il Presidente Corrado Di Stefano, dopo aver salutato e ringraziato i soci per essere intervenuti, ha portato i saluti dei soci dell’Associazione “Rosolinesi in Piemonte”, del “Circolo Siciliano di Santa Fe” e di altre Associazioni amiche.
Molti e vari sono stati gli eventi celebrati, le attività svolte, le manifestazioni effettuate nel corso dell’anno, tutte improntate al rispetto di quello spirito di conservazione delle memorie cittadine, da cui è sorta l’Associazione. Dopo la lettura del verbale della seduta precedente da parte del segretario Salvatore Francalanza, e approvato dall’assemblea, il Presidente ha relazionato su tutte le attività svolte nell’anno 2016, sulle risorse impiegate e sui risultati conseguiti.
Ha ricordato, cronologicamente, le attività:
07 febbraio – Ristorante “ Cocus Club” – Festa di Carnevale e di San Valentino, con musica, ballo, cena e tante chiacchiere.
8 aprile – Biblioteca Provinciale dei Cappuccini – Presentazione del romanzo dello scrittore rosolinese Corrado Calvo, autore del libro: “ Nel nome del padre- Dear Frank, Giorgio caro, opera pluripremiata. L’incontro è stato promosso da ben tre associazioni. L’Associazione Rosolinesi in Siracusa, l’Associazione Pachinesi nel mondo e il Centro Studi “Turi Bella”-
16 aprile – Chiesa di San Tommaso – Conferenza : “La grande guerra dei rosolinesi” a cura di Vittorio Belfiore. L’iniziativa ha ricevuto il logo ufficiale per le commemorazioni del centenario della Prima guerra mondiale dalla struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nell’occasione è stato presentato il libro dal titolo “La grande guerra dei Rosolinesi di Vittorio Belfiore- ed. Morrone editore.
08 maggio – Ristorante “ GBM ” – Tradizionale mangiata di ricotta calda con il pane di casa,antipasto con diversi prodotti del luogo, grigliata di carne mista, tanto vino e dolce.
29 maggio – ” Hotel Relax ” – Assemblea dei soci -Elezioni cariche sociali –Pranzo sociale –
Consegna ai soci del libro “ La Grande Guerra dei Rosolinesi ”di Vittorio Belfiore, unitamente
al pieghevole contenente le attività svolte nell’anno 2015.
Nell’occasione è stato ricordato il socio scomparso Giorgio Giunta.
08 novembre – Pizzeria “da Luca di Orefice Antonella “ festa di San Martino 2016 – lettura di poesie a cura della poetessa Giovanna Cannata; accompagnamento musicale di Matilde; Giro pizza e crispelle di vario tipo. Una rappresentanza dell’Unitre e altri amici hanno cantato delle canzoni siciliane.
20 dicembre – Ristorante “ Hotel Panorama” Teatro-Convegno: “La luce rivede le tenebre, là voglio andare” a cura dell’ANTEAS – Sez. Teatrale – Siracusa. Cena – Giro impanate “rosolinese” di vario tipo”- Tradizionale giocata a tombola- Sorteggio di ricchi premi. Inoltre, vi è stata una riflessione sul Natale, che vuole essere un ritorno al suo valore originale,oggi in gran parte sopraffatto dal consumismo sulla più importante festa della cristianità.
Successivamente, in assenza del tesoriere Antonio Terminello, il segretario ha illustrato il bilancio consuntivo 2016 e preventivo 2017, approvati all’unanimità. Dopo il Presidente ha presentato il dottor Antonino Risuglia, che ha relazionato sul tema dei “Nonni/nipoti: Magica simbiosi”.
«La parola “nonno” non ha delle corrispondenze diffuse in altre lingue – ha affermato il dottor Risuglia -, così come avviene per la parola “mamma/madre”. L’unica corrispondenza perfetta si trova nella lingua greca, nella quale nonno si dice, appunto, “nonnos” ed evidenzia un’identità di grande valore affettivo. Evidentemente i nonni, come tali, nella storia non hanno avuto un particolare rilievo. È vero, i Romani attribuivano particolare rispetto agli anziani come categoria, tant’è che li nominavano nel loro “logo”: Senatus populusque romanorum, ma non come nonni.Per rendere leggero il parlare del rapporto nonni/nipoti, ci viene in mente il film, a tutti noto come Heidi, nel quale si parla diffusamente del rapporto inizialmente non facile che la protagonista ha col nonno, peraltro mai indicato col suo nome di battesimo. È nel prosieguo della storia che i due entrano in “magica simbiosi”. Perché tale definizione, che richiama una condizione presente in natura (dal greco symbiosis=convivenza), anche se individui di specie diverse? Perché la convivenza spesso c’è, ed i soggetti sono effettivamente diversi, non tanto come specie biologica, ma sotto l’aspetto generazionale che può essere efficacemente rappresentato da un albero fronzuto, nel quale si identifica lo scorrere della vita, che parte dalle radici per arrivare ai rami. Nell’albero le radici sono i nonni, il tronco i genitori, i rami i nipoti; con un fluire della linfa che, dalle radici, attraverso il tronco, arriva ai rami (e poi ai frutti, e poi…). L’immagine dell’albero potrebbe sembrare un facile romanticismo se si pensa che, talvolta, il prendersi cura in continuità, per intere giornate o settimane o mesi, dei nipoti da parte dei nonni, crea una comprensibile stanchezza e un senso di recuperata libertà quando, alla fine i nipoti vengono ripresi dai rispettivi genitori: ciò è comprensibile perché normalmente i nonni non sono più nella forma fisica di un tempo e le pause da impegni nell’arco della giornata sono vitali per loro; ma è anche vero che un giorno senza vedere i nipoti, anche di sfuggita, sembra un giorno “perso”. Inoltre, c’è da considerare che, prima del loro arrivo, la vita sembrava avviata ad un monotono tran-tran fatto di azioni ripetitive e prive di interesse. È il loro arrivo che ha rivitalizzato i nonni, dando un nuovo significato alle loro esistenza, e fanno scoprire le tracce di una vitalità non del tutto sopita, un nuovo ruolo nel quale, con la tenera dolcezza propria dei nonni, essi sono in grado di dare ancora un contributo positivo alle nuove generazioni, senza presunzione né superbia. E poi, se si è riusciti a creare un rapporto di fiducia e credibilità con loro, cosa c’è di più gratificante, all’interno di un confronto familiare con naturali punti di vista diversi fra i nostri figli e i nostri nipoti, sentire affermare ai nipoti: “l’ha detto il nonno!” Certo, però – ha concluso -, i nonni chiamati a svolgere il nostro ruolo con discrezione, sapendo che esso deve essere di collaborazione subordinata e non di supplenza o, peggio, di prevaricazione, nei confronti dei genitori dei nipoti».
Alla fine dell’esposizione sono state effettuate dal relatore le letture di brani di un suo libro, pertinenti col tema. Nell’occasione è stata consegnata una targa in ricordo del 18° anniversario della fondazione dell’Associazione “Rosolinesi in Siracusa”, del 305° anniversario della fondazione di Rosolini e del 2750° anniversario della fondazione di Siracusa.
Dopo si è consumato il pranzo da tutti gradito, con torta e brindisi di lunga vita, sono stati ringraziati i soci e i familiari per la loro partecipazione ed annunciato la prossima iniziativa che si svolgerà prima a Rosolini e poi a Siracusa con una Conferenza per ricordare un figlio di Rosolini nell’ambito del Centenario della Prima Guerra Mondiale, per l’occasione è in stampa un libro dal titolo “Giuseppe Scollo – Un figlio di Rosolini – Dimenticanza Oblio Rimozione”. Con questo spirito e intento vuole portare avanti la riscoperta di personaggi, la storia e le tradizioni di Rosolini, perché convinti che il nostro territorio è in grado di offrire tanto alle nuove generazioni che al turista viaggiatore.
Il presidente